Anno: 2014
Durata: 112'
La trama (con parole mie): Sean e la sua crew di ballo, giunti da Miami a Los Angeles per fare fortuna e messi di fronte all'ennesimo rifiuto, si trovano su fronti opposti per quanto riguarda il modo di agire. Il ragazzo, infatti, vorrebbe rimanere e perseverare, mentre i suoi compagni hanno intenzione di fare ritorno nella loro città per rimettere insieme i pezzi e ripresentarsi sul palco ancora più preparati: separatisi, si ritroveranno a Las Vegas per contendersi un contratto di tre anni, premio di un reality show che vede giungere tra le best four delle crew di danza la nuova squadra di Sean, i suoi vecchi amici ed il loro rivale di sempre, Jasper, accompagnato dai favori del pronostico e degli organizzatori.Cosa accadrà, dunque, quando i nodi verranno al pettine? E quale lezione imparerà il ballerino da sempre ossessionato dal successo e dalla realizzazione del suo sogno?
Ai tempi dell'uscita in sala di Step up all in, ultimo capitolo di un brand che, onestamente, ho sempre considerato privo di qualsiasi senso compiuto, mi sono ritrovato messo all'angolo da uno di quei compromessi che, di norma, si finiscono per accettare in un rapporto di coppia: in cambio degli innumerevoli film più o meno pesanti propinati dal sottoscritto, Julez ha finito per richiedere espressamente una visione di questo, forse memore della non delusione data da Battle of the year, tamarrata oltre il trash ma sorprendentemente quasi divertente con il nostro lostiano preferito Josh Holloway.
Peccato che il lavoro di Trish Sie sia un'accozzaglia di schifezze a metà tra Mtv ed il peggio del piccolo schermo shakerati come fossero un frullato di sogni da vendere ai ragazzini pronti a scommettere che, se si faranno in qualche modo il culo - almeno in una misura figa, certo non sgobbando davvero - qualcuno finirà per riconoscere il loro immenso talento e concedere l'occasione che meritano: certo, le coreografie finiscono quasi per essere piacevoli - anche se un qualsiasi episodio di America's Best Dance Crew regala emozioni più forti - e tutto sommato robetta di questo genere finisce per essere assolutamente innocua rispetto a titoli con pretese autoriali proposti e presentati come Capolavori dai distributori, ma è davvero troppo poco per non rimanere inorriditi dallo svolgimento elementare della trama - che pare ai livelli di un episodio di Uomini e donne con qualche ballo ben eseguito in più - e dall'adattamento italiano, ridicolo soprattutto per il doppiaggio - senza alcun dubbio la cosa peggiore, con l'affidamento della parte di Jasper, rivale del protagonista Sean, a Gue Pequeno, cresciuto con i Club Dogo e da oggi ufficialmente nominato peggior doppiatore della Storia del Cinema -.
Per il resto pare di assistere, a livelli d'implausibilità, ad un film tra i più recenti con protagonista Steven Seagal abilmente mescolato con il peggio dell'horror di infima serie, e di accompagnare il main charachter nella più improbabile ed assurda delle scalate al successo e alla vittoria che quantomeno nel già citato film "lostiano" veniva saggiamente risparmiata al pubblico, senza prendere troppo sottogamba l'intelligenza dello stesso.
Detto questo, se siete aspiranti ballerini o concorrenti di Amici, sicuramente troverete spunti necessari nel corso della visione, e se non lo siete, per quanto il risultato sia davvero prossimo allo zero assoluto della settima arte, finirete per non riuscire a volere male ad un lavoro di qualità bassissima ma ugualmente privo della spocchia di altri di maggiore prestigio.
In fondo, se siamo in grado di godere di cult e titoli destinati a rimanere nel nostro cuore di spettatori e nei nostri occhi, è anche merito dei termini di paragone offerti da schifezzone innocue come Sharknado o questo Step up all in, che con le magliette tagliate della protagonista femminile ed i suoi faccia a faccia tra "buoni" e "cattivi" neanche fossimo nel pieno di un cartone animato fuori tempo massimo regala alcuni dei momenti più agghiaccianti che ricordi del passato recente, contendendo al secondo capitolo del brand degli squali volanti la vetta di ogni classifica di assurdità.
Resta l'amarcord dei tempi d'oro in cui i film erano naif praticamente per scelta legato alla selezione dei nuovi membri della crew - neanche fossimo in Expendables 3 - ed il classico crescendo con le due formazioni guidate dagli ex migliori amici costretti a giocarsi un posto in finale che fa tanto Holly e Benji.
Peccato solo che il risultato sia decisamente inferiore.
E ben lontano dai gusti anche più tamarri - o nostalgici - del sottoscritto.
MrFord
"If you say run, I'll run with you
if you say hide, we'll hide
because my love for you
would break my heart in two
if you should fall
into my arms
and tremble like a flower."David Bowie - "Let's dance" -