Stephen Gunn - Yakuza connection

Creato il 12 ottobre 2010 da Vomitoergorum @Old_Glory
 Autotr: Stephen Gunn (Stefano Di Marino)Editore: TEAPagine: 306Voto:  Pagina di AnobiiTrama del libroAlla centrale di polizia di Tokyo Chance Renard non è altro che un gaijin, unostraniero da guardare con sospetto e a cui non dire nulla, anche se,teoricamente, è in missione ufficiale per conto della Legione straniera. Devecercare di comporre un misterioso puzzle, le cui tessere sono un intrecciofinanziario internazionale, una setta religiosa guidata da un santone folle eun nuovo, micidiale tipo di esplosivo gel-organico: l'ultima generazione delterrore... Ma in realtà il Professionista è sulle tracce del suo nemico disempre, il Marsigliese: lo vuole inchiodare, per ristabilire la verità, persalvare l'onore e saldare un debito d'amicizia. Commento personale e recensione
Sono rimasto indeciso fino all'ultima pagina sul voto da dare a questo romanzo e quindi sulle emozioni che ha suscitato in me. Ho scelto di non premiarlo in quanto le avventure del Professionista con questa terza puntata, rischiano di divenire scontate e reciclate. Molto 007 qui, almeno nella concezione della trama, con il cattivo in stile organizzazione Spectre. L'ambientazione giapponese poi non è che sia male, anzi è interessante, ma pare quasi scelta come meta per variare un po'. Vi ricordate i polpettoni del classico film natalizio? Ambientare la storia a Tokyo ha lo stesso significato dei vari "Natale a Miami", "Natale in India" , "Natale a Canicattì". Il mondo nipponico è raccontato tuttavia molto bene, con la destrezza tipica dell'autore, anche se forse troppo stereotipato. Lo svolgimento della storia poi si incentra su qualcosa di troppo grande, di troppo grosso per poter avere un minimo di accostamento alla realtà, e la parte finale sembra scritta di getto, in maniera meno accurata rispetto a quella centrale. Sempre fuori tono la parte che la Yakuza ha all'interno del libro e all'interno della società giapponese. Un misto tra i così detti "buoni" del "Padrino" e un'organizzazione che segue il bene del Paese. Almeno questa volta la ragazza di turno che finisce a letto con Chance non muore, avrei pensato ad uno strano sortilegio o ad una qualche fattura. Il libro non è da buttare, anzi è comunque ben scritto ed interassante. Ma poteva fare di meglio secondo i miei gusti.

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