Stephen Hawking ha presentato ieri una nuova grande iniziativa da 100 milioni di dollari per la ricerca della vita intelligente nell'Universo.
La campagna durerà 10 anni ed ascolterà i segnali trasmessi da un milione di stelle nella Via Lattea prossime alla Terra, così come quelli provenienti da 100 galassie più vicine.
"Crediamo che la vita sia nata spontaneamente sulla Terra e quindi, in un Universo infinito, ci devono essere altri eventi di vita", ha detto Hawking presso la sede della Royal Society a Londra, dove è stata annunciata l'iniziativa.
"Da qualche parte nel cosmo, forse una vita intelligente sta guardando le luci della nostra, consapevole del loro significato. O forse le nostre luci vagano in un cosmo senza vita, come fari invisibili ad indicare che qui, su una roccia, l'Universo ha scoperto l'esistenza? Non c'è dubbio, non c'è domanda migliore. E' tempo di impegnarsi per trovare la risposta, per cercare la vita oltre la Terra. Siamo vivi. Siamo intelligenti. Noi dobbiamo sapere".
Il nuovo programma, chiamato " Breakthrough Listen", utilizzerà due dei telescopi più potenti del mondo, il Green Bank Telescope da 100 metri nel West Virginia ed il Parkes Telescope da 64 metri nel New South Wales, Australia. Insieme copriranno una porzione di cielo 10 volte superiore, e 100 volte più velocemente, rispetto ai precedenti programmi SETI.
"Esamineremo qualcosa come 10 miliardi di canali radio contemporaneamente", ha detto Geoffrey Marcy, astronomo dell'Università della California, Berkeley.
Se una civiltà extraterrestre stesse trasmettendo con una potenza analoga a quella di un comune radar aereo dalle stelle più vicine, o se la trasmissione arrivasse dal centro della Via Lattea una dozzina di volte più forte, questi telescopi potranno ascoltarla.
"E' una scommessa enorme, naturalmente", ha aggiunto Lord Martin Rees, astronomo Reale del Regno Unito. "Nessuno potrebbe contare sul suo successo ma la vincita sarebbe colossale".
Credit: SETI
Tutti i dati di Breakthrough Listen (10GB al secondo) saranno accessibili al pubblico che potrà partecipare agli sforzi attraverso il famoso SETI@home.
Il progetto prevede anche l'aiuto dall'Automated Planet Finder Telescope a Lick Observatory, in California, per cercare trasmissioni laser utilizzando tecniche mille volte più efficaci rispetto precedenti tentativi. Qualora gli alieni dovessero utilizzare una sorta di "Internet galattica", il telescopio sarà in grado di rilevare un laser da 100 watt, che emette la stessa quantità di energia di una normale lampadina domestica, da una stella a 40.000 miliardi di chilometri di distanza.
Breakthrough Listen sarà affiancato da una seconda iniziativa, " Breakthrough Message", che finanzierà un concorso internazionale per determinare il contenuto dei messaggi che l'umanità invierà alle civiltà aliene. Nel concorso, aperto a tutti, i migliori saranno premiati con un milione di dollari. Breakthrough Message non si impegna ad inviare nello spazio i contenuti selezionati ma "è 'un ottimo modo per sviluppare un certo grado di consapevolezza di ciò che significa essere umani, di sé stessi e di essere vivi", ha detto Ann Druyan, creative director all'Interstellar Message su NASA Voyager e moglie del famoso astronomo e astrofisico Carl Sagan.
Ma Hawking avverte: " il contatto con gli alieni potrebbe essere una pessima idea".
"Non sappiamo molto di alieni ma sappiamo abbastanza di esseri umani", ha detto. "Se guardiamo la storia, i contatti tra esseri umani e organismi meno intelligenti sono spesso stati disastrosi da punto di vista di questi ultimi ed incontri tra civiltà avanzate rispetto a quelle con tecnologie primitive, sono andati male per i meno avanzati. Una civiltà in grado di intercettare uno dei nostri messaggi, potrebbe essere miliardi di anni avanti a noi. In tal caso, sarebbe di gran lunga più potente e non ci vedere diversamente da come noi vediamo i batteri".
Ad ogni modo, non tutti condividono le preoccupazioni di Hawking e, come suggerito da Rees, "potrebbero già sapere che siamo qui".
"Potremmo diventare meno violenti e miopi", ha aggiunto Druyan.
"La mia speranza è che le civiltà extraterrestri non siano solo tecnologicamente più abili di noi ma più consapevoli della rarità e della preziosità della vita nel cosmo".