Autore: Stephen King
Anno: 1984
Titolo originale: Thinner
Pagine: 278
Voto: 3/5
Pagina di Anobii
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Non è sicuramente il miglior King che abbia mai letto, ma è altrettanto certo che riesce a tenerti incollato alle pagine, nonostante (o grazie) al suo pregio / difetto di divagare e non proseguire sempre per la retta via. Una storia malata e macabra con il retrogusto di morale fiabesca (o di crostata alle fragole) in cui non esiste chiaramente un buono che si alterni al cattivo. Non c'è distinzione, non c'è destino certo, ci sono solo i fatti e questi sono reali anche se hanno basi fantasiose se non propriamente fantastiche. Zingari e maledizioni, un amico mafioso, la possibilità di poterla fare franca ed un finale che rende giustizia ad una serie di avvenimenti terribili quanto incredibili. Più breve di tanti altri romanzi dello stesso autore, la storia è inoltre incalzante e si svolge in maniera repentina. I capitoli scandiscono (un po' come in Tre Millimetri Al Giorno di Matheson) inesorabilmente la perdita di peso del protagonista in una rincorsa a ritroso. Un conto alla rovescia dei chili che svaniscono uno dietro l'altro, una legge del contrappasso al contrario, ancora più macchinosa e crudele. Un po' scontata la presentazione dei gitani e forse inutile la faccenda di Ginelli, non tanto nella presenza, quanto nella dinamica. Di sicuro non tra i più originali né nel genere né nella cesta dell'autore. Si legge velocemente, senza perdite di tempo. Chicca: scritto con lo pseudonimo di Richard Bachman, al suo interno troviamo un'autocitazione in cui parla della storia come "un romanzo di Stephen King".