ABC/Dunhill Records -DS50029 -1/68
- Sookie Sookie
- Everybody's Next One
- Berry Rides Again
- Hootchie Kootchie Man
- Born To Be Wild
- Your Wall's Too High
- Desperation
- The Pusher
- A Girl I Knew
- Take What You Need
- The Ostrich
“Born To be Wild” è un brano entrato nella leggenda, nell’ iconografia del Rock e degli anni sessanta, brano legato al film “Easy Rider” (in realtà utilizzato in centinaia di altri film) è nel immaginario comune associato a libertà, ribellione e fuga. Nel testo del brano, tra l’altro, per la prima volta compaiono le parole heavy metal (“… heavy metal Thunder”) che poi daranno il nome al genere musicale.
La band di “Born To be Wild” erano /sono gli Steppenwolf, conosciuti ai più soprattutto per questo brano ma in realtà la band era molto di più ed il primo album omonimo che conteneva “Born To be Wild” è un ottimo esempio di hard blues rock con venature psychedeliche.
L’embrione degli Steppenwolf sono gli Sparrows gruppo canadese ai quali nel 1965 si unisce John Kay (vero nome Joachim Fritz Kraudelat, tedesco dell’ Est emigrato in Canada nel 1958), gli Sparrows autori di un blues rock si trasferiscono prima a new York e poi a San Francisco.
A San Francisco conoscono il movimento hippie ed il loro Sound si sposta verso versanti più psychedelici. Nel 1969 la Columbia farà uscire un Lp registrato nel 1967 a nome John Kay and the Sparrows.
La formazione si assesta (Rushton Moreve sostituisce St. Nikolaus che formerà i T.I.M.E. vedi post) e la band cambia nome in Steppenwolf, in omaggio al racconto di Herman Hesse.
John Kay voce, Rushton Moreve basso, Micheal Monarch chitarra, Goldy McJohn organo, Johnny Edmonton batteria pubblicano nel Gennaio del 1968 l’omonimo album per la Dunhill.
Già nell’ immagine di copertina il look della band è molto “Summer of love”, ma la musica è un bel hard pysch rock.
L’Lp contiene due brani resi poi leggendari da “Easy Rider" come “Born to be Wild” (scritto da Mark Bonfire ex componente degli Sparrows) e “The Pusher” , brano composto dal songwriter Hoyt Axton, puro blues psichedelico con un intro davvero estremo per l’epoca
You know I've smoked a lot of grass
O' Lord, I've popped a lot of pills
But I never touched nothin'
That my spirit could kill
Due ottime cover come "Sookie Sookie" brano di apertura del disco (di Don Covay vedi post..) un ottimo hard soul veramente ritmico e "Hoochie Koochie man" hard blues che scriverà le regole per decine di gruppi hard del decennio successivo.
Nel lato A è presente anche l'omaggio a Chuck Berry con la trascinante "Berry Rides Again".
Il lato B oltre alla già citata "The Pusher" contiene la bella rollingstoniana "Desperation", il pop psychedelico della meravigliosa "A Girl I knew" davvero notevole e il brano scritto da John Key "The Ostrich" un r'n'b hard potente e ritmico.
Un gran bel album, fondamentale per lo sviluppo del hard rock, per un gruppo al massimo del suo splendore.
Anche il successivo Lp “The Second” è un buon Lp che confermò la validità della band, arrivò poi il film “Easy Rider” che grazie a “Born To be Wild” fece conoscere gli Steppenwolf al grande pubblico.
La band entrò dunque nella leggenda, continuò ad incidere dischi fino a metà degli anni settanta sciogliendosi e riformandosi. John Kay pubblicò tra il 1972 e il 1973 (periodo in cui gli Steppenwolf si erano sciolti) due Lp “Forgotten Songs and Unsung Heroes” e “My Sportin' Life”.
“Heavy Metal Thunder” continua a risuonare nella storia del rock.
Foto della label di Ds 500029, probabile seconda stampa di fine anni sessanta visto l'adesivo "Born To be Wild" sulla cover, probabilmente utilizzato per sfruttare il successo di "Easy Rider" uscito nel Luglio del 1969.