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A comunicarlo è lo stesso Steve Jobs, con una lettera scritta ieri a tutti i dipendenti Apple: “Non riesco più ad assolvere alle mie funzioni”. Jobs si è dimesso ieri da CEO di Apple, lasciando il posto al “delfino” Tom Cook, l’attuale direttore generale che ha già sostituito Jobs quando questi era costretto a periodici ritiri dall’attività quotidiana a causa della malattia che lo afflige ormai dal 2004.
Il fondatore di Apple infatti è afflitto da una rara forma di tumore al pancreas, che dal 2004, anno della scoperta della malattia, gli ha procurato continui fastidi: dopo il trapianto di fegato del 2009 Jobs non sembrava essersi rimesso completamente, sempre affaticato e parecchio dimagrito. Ora l’annuncio del ritiro dalle attività dell’azienda per assumere la carica di presidente.
La Apple è una delle più importanti aziende del settore, che grazie proprio alle idee geniali del suo fondatore, è riuscita a rivoluzionare diversi settori del mondo tecnologico, da quello dei computer portatili a quello del mobile.
Il grande interrogativo di queste ore è se la Apple sarà in grado di camminare con le sue gambe senza la carismatica e geniale guida del suo fondatore, se sarà in grado di reagire a questa situazione.