Quale contributo stanno dando i nuovi Assessori per raggiungere quel “Cambiamento”, tanto invocato e promesso ai Cittadini di Perugia? Un magico slogan che ha caratterizzato tutta la campagna elettorale e determinato la vittoria del giovane Sindaco Romizi. Per ora dell’atteso auspicio non sembra aver cambiato nulla nel sistema consolidato dalle sinistre, in questi 70 anni d’incontrastato potere.
Caro Sindaco e nuovi Assessori c’è un palpabile clima di sconcerto e disillusione tra i nostri concittadini, dovuto senz’altro a una scarsa informazione e spesso, sembra confusa lasciando spazio alle diverse interpretazioni.
La prossima scadenza della TASI è oggetto di scontrose polemiche verbali; la TASI è una tassa mal digerita e soprattutto scarsamente giustificata.
Forse, fin troppo sfiduciati, si è poco propensi a credere che dal prossimo anno le tasse caleranno. Questo sembra essere il solito ritornello che in questi ultimi anni i governanti di turno, promettono e non mantengono.
Ma se a fronte di questi indigeribili balzelli, arrivassero alla popolazione anche altrettanti ed auspicati segnali di rigore sul taglio della spesa pubblica, soprattutto quelle che dovrebbe incidere sui Dirigenti comunali, ancora troppo numerosi ed esageratamente remunerati, questo sì che sarebbe percepito come il primo segnale del cambiamento atteso e promesso.
Per ora su questo versante non ci sono novità concrete, se non chiacchiere ripetute e, peggio ancora, per le ambigue proroghe, di cui non si comprendono le motivazioni.
Forse le ragioni devono essere individuate nei difficili compromessi che si cercano di mettere in piedi, per far convivere l’insolita alleanza politica di destra e liste civiche.
Una cosa è chiara, i nuovi Assessori stanno subendo i condizionamenti imposti dagli attuali dirigenti, specialmente di quelli “in scadenza”, che pur di rimanere saldi nelle loro comode poltrone convincendo l’assessore di riferimento, sulla necessità di proseguire i progetti in atto, che sono, però è non va sottovalutato, il frutto delle scelte appartenenti alla precedente amministrazione, non tutte con esito positivo per la Città.
Questo, a nostro avviso non è il coraggio del “Cambiamento auspicato” che avrebbe dovuto, senza indugi né tantomeno ripensamenti, decidere immediatamente la rimozione dei dirigenti a tempo determinato.
Un invito a tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra Città, come il dovere civico e democratico lo impone, dovrebbero esprimere liberamente le loro opinioni ad alta voce, per contribuire tutti insieme a cambiare realmente il governo della nostra Città.
Giuliano Cianelli