Questo governo ha inutilmente finanziato una sorta di sanatoria un paio di mesi per 90 mila ingressi in più; oggi siamo già troppo pieni, ma il problema era anche due mesi fa. Anche un anno fa, e prima. Questo governo ci trita le palle da un paio di mesi sulle invasioni del terribile islamico e quando questo avviene si fa cogliere impreparato. Ed è impreparato perché l'immigrazione sembra rimanere un buon prodotto di propaganda elettorale e invece di farti perdere consensi te li fa guadagnare col fora di ball. Del resto se fa ancora leva la storia del comunismo per Berlusconi, figuriamoci con gli stranieri...
L'Italia è geograficamente piazzata nello stesso posto da qualche anno. Il problema immigrazione, governarla e gestirla, essere preparati alle crisi, non è un punto dolente che ti si pone oggi. E' un problema che dovevi valutare qualche decennio fa. Ma visto che la Prima repubblica non lo ha fatto le speranze erano riposte in fora di ball e i loro amici, che chiamano "casa loro" l'Italia solo quando serve fare propaganda. Gli altri giorni dell'anno è casa d'altri, perché loro sono padani, i difensori della giustizia e della legalità. Quelle del processo breve, del legittimo impedimento, dell'impunità. Non è vero che il potere logora chi non ce l'ha, corrompe chi lo ha. Abbiamo una classe dirigente che sulle nostre sfighe ci ha costruito decenni di campagne elettorali senza risolvere uno solo dei grandi problemi reali. Una classe dirigente che ha talmente tanta forza in politica estera che Frattini non viene nemmeno invitato per giocare a Risiko. Una classe dirigente che scambia esseri umani con un fastidio da affondare e che pensa che le riforme e le norme sull'immigrazione si facciano con i fora di ball. Una classe dirigente che ha fallito miseramente e farebbe bene, lei sì, ad andarsene fora di ball.