Non e’ che lo voglio fare, e’ che sento che va fatto. Potrei non farlo, ma sento di avere l’occasione, e gli strumenti, e non c’e’ ragione di rimandare. Del diman non v’e’ certezza, perche’ non farlo?
Se non agissi potrei rimpiangerlo e sapere che ignorai il destino, carpe diem, l’ispirazione del momento.
Ed in fondo le mie vittime che sono? Omuncoli, insignificanze, che per altre vie da questa avrebbero vissuto stolti, inerti, inconsapevoli, negletti.
Poco male allora, anche se sbaglio, anche se a torto sopravvaluto il mio ardire, che ad altrui non chiedo, non dico encomio, ma neppure critica, o commento.
Agisco, non m’arresto, perche’ lo sento che e’ il momento, che non torna, che e’ adesso.
- Fuoco.