" Nel 2015 la crescita delle retribuzioni in Italia si è mantenuta intorno al 2,5% (meno lo 0,4% dell'inflazione, ndr), dato consolidato negli ultimi anni, analogo a quello della Francia, ma inferiore rispetto a Regno Unito (2,8%) e superiore ad Irlanda (2,4%), Germania e Spagna (2,3%). Per il prossimo anno le previsioni sono assolutamente in linea con questo trend [........] La crescita reale media delle retribuzioni nell'area EMEA è prevista intorno all'1,6%, con una punta del 2,1%in Svizzera (altri Paesi in forte crescita come la Turchia rileverebbero un aumento inferiore all'1%)", rileva l'Osservatorio in questione.
Se entriamo nel discorso degli stipendi per settore di produzione, notiamo che a crescere sono soprattutto i salari delle persone che lavorano nella finanza (+2,9%), o in quello dei mass media e dell'intrattenimento (+2,8%), settori che erano andati invece molto male negli anni precedenti. A crescere di più sono poi gli stipendi di chi lavora nell'energy e nel largo consumo (+2,5%), nel settore Chimico (+2,2%) e nel settore Retail / Grande Distribuzione (+ 1,9%).
In Italia, però, resta la grande difficoltà per chi fa gavetta: le differenze nelle retribuzioni di chi entra nel mondo del lavoro, di chi sta all'inizio della propria carriera in Italia rispetto a chi sta all'estero sono abissali: -70% rispetto alla Germania, -44% rispetto all'Austria, -38% rispetto al Belgio, -24% rispetto alla Francia, -55% rispetto all'Inghilterra. Peggio dell'Italia stanno messe solo la Spagna ed il Portogallo.
Ti è piaciuto l'articolo? Per continuare a dare informazioni in modo gratuito, condividi questo articolo tramite i pulsanti qui sopra!