Sto qui tra i monti, alle rive dell’Aniene dove appena nasce e senza tregua corre a valle.
E penso: “Come questa acqua gelida che scorre, mi sento anch’io viandante in cerca di un mio mare”.
E come il mare, amo un approdo, lo amo con furia e con dolcezza.
E mentre Pascoli scalava la montagna per guadagnar la cima con la sua piccozza, non per sentir scrosci di mani che applaudono, io scendo a valle. Il viaggio è lo stesso,
faticoso, intenso e insieme placante. Da solo mi basta.
Arriverò al mare, e anch’io non cercherò scrosci di mani che applaudono.
Ad altri lascio questo gusto, e misero m’appare chi di questo s’appaga.
© Antonio Ragone