Stoccolma : una città splendida, una città estesissima, una città affascinante, una città in cui i giochi di luce, la civiltà, la cordialità, la disponibilità verso il turista la fanno da padrone.
Con queste considerazioni mi ha sorpresa appena arrivata e con le stesse considerazioni sono tornata a casa.
Me l’aspettavo raccolta, pur sapendo che si sviluppasse su 14 isole, con stradine, vicoli e canali, così come è Venezia alla quale viene paragonata.
Di fatto solo la parte centrale, la parte vecchia, l’isola di Gamla Stan è così, per il resto aspettatevi una metropoli, le cui distanze sono enormi ma perfettamente collegate da un efficientissimo servizio di trasporti.
Anche passare da un’uscita all’altra della metropolitana si cammina all’infinito e, alla fine dei 4 giorni, ho capito perché sulla piantina la stessa uscita della metropolitana è indicata due volte: le strade sono talmente larghe e lunghe che spesso esistono due uscite sulla stessa strada.
Vi racconto Stoccolma per quella che l’ho vissuta e vista io: una città moderna, all’avanguardia in fatto di moda e di design, la cura del particolare, un enorme senso dello spazio – c’è sempre un orizzonte laggiù laggiù – pochissima gente in giro ma di una cordialità e disponibilità da lasciare sbalorditi ed infiniti giochi di luce a tutte le ore che mozzano il fiato.
Ho visto Stoccolma dal 19 al 22 giugno, al solstizio d’estate e, forse perché li è celebrata una vera e proprio festività, non ho mai trovato la calca della gente; solo in metropolitana, per il resto le strade sono talmente larghe che non abbiamo mai camminato facendo a gomitate fra la gente; neanche nei punti di maggior attrazione turistica – il Palazzo Reale, il Municipio, il museo del Vasa, il Museo d’arte Moderna, siamo stati sopraffatti dalla gente.
Stoccolma non è Venezia perché non ha la storia ed il patrimonio artistico di Venezia, ma ha un suo fascino lo stesso; decidete di andare a Stoccolma per godervi passeggiate nel centro vecchio, fra bellissimi negozi della parte moderna, in mezzo a parchi di un verde strabiliante , in battello fra le varie isole e in tanti musei che, diciamocelo pure, non hanno il nostro patrimonio e valore.
Stoccolma è una città cara: cari sono i trasporti e di certo prendete in considerazione di dover fare la tessera valida 24/48/72 ore che vì da libero accesso a tutte le linee e metropolitane; non pensate di girarla tutta a piedi come avevo immaginato io, siamo dei camminatori….un isolato è lungo metri e metri.
Esiste anche l’opportunità di fare la “Stoccolm card”, che include trasporti, ingresso in tutti i musei e qualche giro in battello, ma vale la pena farla – costa circa 100, 00€ a testa per 3 giorni – solo se decidete di visitare almeno 4 musei – l’ingresso nei musei costa circa 10/11 euro. La Stoccolm card da diritto anche a degli sconti sui giri in barca ed comprende il biglietto totale per altri.
Non mi è sembrato invece particolarmente caro mangiare a Stoccolma e si mangia davvero benissimo. Considerando che la loro portata è di fatto un piatto completo i prezzi sono assolutamente adeguati.
Costa molto il vino, quello si , anche 12 /15 Euro a bicchiere e sui 7/8 Euro una bottiglia di birra.
Finite le informazioni pratiche vi faccio ” vedere” qualcosa di Stoccolma, per come l’ho vista io: luci e colori suggestivi, le nuvole onnipresenti ed incombenti che mi hanno fatto bisticciare con l’esposizione nelle fotografie: nere e cariche , ma…quanta luce ;-)!
Solstizio d’estate che per noi ha significato girare con jeans, maglione, giacca di mezza stagione e sciarpa , ma per loro, assetati di luce e di sole (abbiamo visto il sole solo per 3/4 di una giornata) significava girare in t-shirt a maniche corte e tante ragazze – ok, non sarò una ragazza
Già la prima sera lo splendido gioco di luci del sole , del crepuscolo e del tramonto – intorno alle 23.00 – in mezzo alle nuvole.
Venerdì 19 giugno 2014
Abbiamo dedicato la prima mattinata, quella mezza giornata che poi si rivelerà come l’unica di sole e di tepore vero, alla visita del parco Djurgarden e di Skansen un paesino ricostruito in miniatura – le costruzioni sono in miniatura, la passeggiata è lunga – in cui vengono riprodotte tutte le attività artigianali: dal fabbro, al tipografo, al panettiere, alla lavorazione della ceramica e del cotto.
Nello stesso Skansen c’è uno spazio dedicato alla zoo, una delusione enorme, triste e squallidino anziché no e noi lo abbiamo davvero sorvolato.
Sulla stessa isola il Museo del Vasa, galeone svedese del XVII secolo affondato durante il viaggio inaugurale nel 1628 nel porto di Stoccolma.
Lungo 62 mt di circa 1.200 tonnellate, aveva tre alberi ed era dotato di 64 cannoni, è stato fortissimamente voluto da Gustavo II.
Suggestivi l’allestimento, il colpo d’occhio e l’illuminazione. Affascinante anche il video , trasmesso circa ogni mezz’ora, in cui viene ripercorso il recupero ed il restauro della Vasa.
Rientrando passaggio al Museo di arte moderna ed il pomeriggio giro in battello dell’isola di Kungsholmen (incluso nella Card) ma non lo consiglierei , meglio spendere un paio d’ore per il tour dell’arcipelago (previsto uno sconto sul costo del biglietto se fate la card) : Arcipelago Race molto più affascinante e divertente.
Il resto del pomeriggio visita al Municipio e gironzolando nelle vicinanze.
Le nuvole incomberanno sulle nostre teste da ora sino al momento di partire ; il vento si placa a momenti ma torno a Roma con le labbra spaccate.
In serata la magia del tramonto:
Tramonto a Stoccolma scattato con il cellulare
Sabato , 20 giugno 2014 -
Vasastaden e Ostermalm : camminate eterne lungo viali alberati ed incredibilmente verdi, strade del cuore commerciale pulsante di Stoccolma il secondo e piacevole passeggiata fra botteghe d’arte e negozi decisamente trandy e particolari a Vastaden.
Il pomeriggio e la domenica mattina prima di partire siamo andati alla scoperta della città vecchia – l’isola di Gamla Stan – il Palazzo Reale, fra tutte le stradine ed i vicoletti pulitissimi, curati nei minimi particolari e pieni di bistrot, piccoli bar, punti di ritrovo piacevoli. Mi ha divertita molto rendermi conto di come, pur di sfruttare le giornate di luce, tutti i bar e ristoranti siano attrezzati con copertine per permettere di mangiare all’aperto.
Bellissima la visita nei sotterranei di Palazzo Reale dove un tempo venivano immagazzinati patate e lagnane; nella galleria sono esposte le carrozze, le armature , le selle di cavalli e spade tempestate di pietre preziose.
Anche l’ultimo giorno stava finendo ma la magia della luce di Stoccolma mi ha accompagnata sino all’ultimo
Vi lascio anche i due ristoranti in cui abbiamo mangiato la sera, tutti e due sull’isola di Gamla Stan : tutti e due di pesce dove il salmone preparato in mille modi diversi la fa da padrone. Ma vale la pena provarlo , almeno una volta, è tenerissimo e dal sapore piuttosto delicato.
Magnus Ladulas – Osterlanggatan 14 – Gamla Stan
Stilengerbulten – Storanygatan 24
Una breve e piacevole sosta anche al “Bistro &Grill Ruby sempre in Osterlanggatan .
La pioggia, il freddo ed il vento hanno accompagnato la nostra ultima mattinata sino al momento di salire sull’aereo, ma …nonostante il solstizio d’estate più freddo mai passato, tornerei a Stoccolma subito e non oso pensare come possa essere sotto Natale….
Se non vi siete stufati e annoiati QUI altre foto scattate in questi 4 splendidi giorni.
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