L'arrivo della maratona era allo stadio di Stoccolma, un bel stadio costruito di mattoni rossi per le Olimpiadi del 1912, pieno di gente e con musica di sottofondo. E' stato bello vedere l'emozione dei corridori al momento dell'arrivo. Tutta la gara è stata informatizzata, perciò sul sito della maratona si poteva (e tuttora si può) vedere il risultato di tutti i partecipanti, non solo in base al numero di maglia, ma anche in base al nome o nazionalità. Così si può vedere che hanno finito la maratona 352 italiani e 8 ungheresi. :)
Sabato notte mi hanno gentilmente ospitato gli autori di Liv i Stockholm, Giusi e Davide, e mi hanno invitato a una cena di compleanno di un loro amico italiano. Così ho conosciuto un'altra combriccola di italiani che vivono in Svezia, alcuni dei quali toscani, tutti molto simpatici.
La domenica poi ho passato la giornata in giro e sono andata a vedere il Museo di Fotografia, il Fotografiska Museet. E' un museo interamente dedicato all'arte della fotografia che non ha un'esposizione permanente, ma ospita delle mostre temporanee, generalmente 3-4 allo stesso tempo, ognuno delle quali della durata di qualche mese. Questo weekend si poteva visitare tre esposizioni: una di Albert Watson (uno scozzese, ma di fama mondiale), una di Edward Burtynsky (un canadese) e una di Jacob Felländer (uno svedese). Io non conoscevo nessuno dei tre (ma io non conosco i fotografi in generale), ma è stato ancora più interessante così che mi era tutto nuovo. Ho apprezzato soprattutto i primi due, il terzo non tanto. In ogni caso vi consiglio vivamente la visita del museo se capitate a Stoccolma. Si trova in un edificio lungomare e offre anche un bel panorama sulla città.
La mia foto preferita era questa di Watson. Lo riconoscete? :)
P.s.: Oggi siamo a 20 ore e mezza di luce! Il sole tramonta alle 10 di sera! E' ganzo! :) (Che sorga alle 4 di mattina lo è un po' meno...)