Stop a TASI e IMU sulla casa data in comodato ai figli: è possibile?

Creato il 09 novembre 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

IMU e TASI sulle abitazioni date in comodato ai figli (o in senso lato, ai parenti di primo grado): il Governo pensa a un possibile stop a tale prelievo, per venire incontro alle face più giovani della popolazione adulta (ed anche alla fascia degli anziani). L’imposizione sulla casa risulta molto pesante, qualora l’immobile non si configuri come prima abitazione: con tale proposta di modifica alla Legge di Stabilità 2016 la maggioranza di Governo cerca di porre un riparo per i cittadini dalla perigliosa tempesta tributaria che squassa la metaforica “imbarcazione Italia”.

La proposta è stata inserita alla fine della scorsa settimana nel pacchetto di possibili modifiche alla Manovra 2016. Si tratta di un’ipotesi, che consentirebbe, come nel recente passato, di considerare prima casa anche quella affidata ai parenti più stretti.

L’ipotesi di ampliare la cancellazione della tassazione sulla casa anche a chi mette a disposizione un’abitazione a un parente di primo grado (nella prassi figli e genitori) non è stata comunque ancora valutata da un punto di vista finanziario nel dettaglio, spiega una delle relatrici alla manovra Federica Chiavaroli (Ap). Ciò che è certo al momento è il seguente assunto: esiste in seno alla maggioranza la volontà di intervenire su questo fronte e che, a parere dell’ISTAT, riguarda circa l’8% di italiani.

Ridurre il carico fiscale sulle famiglie e rilanciare l’intero settore dell’edilizia con una misura allo stesso tempo efficace e simbolica è, in tutta evidenza, uno degli obiettivi principali del Governo. Per un approfondimento in relazione a questo tema leggi l’articolo IMU e TASI 2016: stop sulla prima casa ufficiale.

Rimanendo sempre all’interno del medesimo ambito tematico, risulta sotto concreto esame anche la possibilità di introdurre agevolazioni in materia di tributi per chi dà in affitto a canone concordato una casa. Per un quadro più chiaro in materia non resta che attendere gli sviluppi finali nel processo di approvazione della Legge di Stabilità.


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