Stop ai servizi fotografici negli Scavi: danneggiano mosaici e affreschi

Creato il 12 settembre 2014 da Vesuviolive

Il Gazzettino Vesuviano.com foto

Castellammare di Stabia, scavi archeologici. Un servizio fotografico matrimoniale all’interno degli scavi ha suscitato le proteste dei cittadini, che su Facebook hanno prontamente creato un gruppo dal titolo “Invadiamo il Ministero e la Soprintendenza con email di protesta” per contrastare un fenomeno che negli scavi di Varano, sito delle due meravigliose ville residenziali romane di Villa San Marco e Villa Arianna, ha preso il sopravvento in maniera “inadeguata”. La gestione di un sito archeologico prevede, dietro canone, la possibilità di poter usufruire del sito per scopi personali, che non vadano però allo stesso tempo a distaccarsi da un’etica morale legata al bene culturale.

Tacchi a spillo e pose non adeguatamente controllate da chi è addetto, affinché questi tipi di servizi esterni non vadano ad inficiare con decorazioni e pavimenti del sito, hanno suscitato la reazione del Soprintendente ai Beni archeologici di Pompei, Ercolano, Oplontis e Stabia, Massimo Osanna che così ha commentato l’accaduto:“Ringrazio della segnalazione e della denuncia meritoria di una situazione quanto meno sconcertante di cui non ero a conoscenza. Ho già dato disposizioni di non autorizzare più servizi all’interno delle ville e di relazionarmi sulla pubblicità inviatami, segnalandomi se esiste una autorizzazione al riguardo. Vigilaremo in modo che incresciosi episodi come questi segnalati non abbiano più a verificarsi”.


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