giovedì 4 aprile 2013 di Chiara Mazzola
Li abbiamo incontrati nei pressi della Stazione centrale. Si sono fatti rincorrere un po’, ma alla fine siamo riusciti a strappargli qualche anticipazione sul nuovo album.
Ce l’hanno presentato come “galateo dello scarafaggio”: una vera e propria guida teorica per vivere elegantemente in città.
Abbiamo loro chiesto se fosse sottesa una città ideale alla quale rimanderebbero i brani. La loro risposta? “Palermo, ovviamente, dove abbiamo deciso di fare ‘casa’ e mettere su famiglia”.
Ecco, in dieci punti, i princìpi che uno scarafaggio deve tener presente per essere felice:
1. Sporca pure quel che vuoi, soprattutto casa tua. La sporcizia è vitale per uno scarafaggio. A maggior ragione quando ci sono turisti e ospiti che vengono a farti visita.
2. Se l’aria diventa irrespirabile, non dare fuoco alla spazzatura. Piuttosto cerca di ricavarne un morbido giaciglio. L’odore diventerà presto soave grazie all’assuefazione e sarai grato agli uomini per questo enorme generoso dono. Meglio tenersi lontani da caramelle, gelati e canditi, potrebbero essere letali come una tela di ragno per le coccinelle.
3. Quando inviti una scarafaggina in gita, non portarla mai nelle principali piazze della tua città durante il giorno, perché solitamente sono pulite. Meglio recarvisi di notte, quando i cittadini hanno lasciato la bottiglia di birra sui muretti o qualche cartaccia e mozzicone di arancina accanto alle statue.
4. Se vuoi uscire alla luce del giorno, stai attento. I perbenisti urlano alla vista delle blatte, sebbene non inorridiscano davanti al cibo per mosche che rilasciano sui marciapiedi i loro cani.
All’indomani delle feste, tuttavia, potrai goderti un po’ di sole: poca gente e tanta spazzatura!
5. Se sei un tipo schivo e sedentario, non ti preoccupare: la tua amata città provvederà a farti cadere il cibo nella fogna, soprattutto se essa si trova nei pressi di bar e ristoranti, o in una strada molto trafficata. I palermitani hanno infatti l’abitudine di gettare spazzatura dal finestrino. Si consiglia di munirsi di carta come tetto, poiché talvolta gettano micidiali chewingum, alle quali pochi, purtroppo, sopravvivono.
6. Se i tuoi ospiti hanno voglia di avventurarsi nelle case dei palermitani, dissuadili: non troveranno sporcizia al loro interno. Questi strani animali hanno una sorta di fissazione per la pulizia delle loro cucine e delle loro stanze. Tendono a non lasciar briciole sul pavimento e neppure sui balconi. Maggiori possibilità, tuttavia, sussistono se ci si avventura in un piano terra: i condòmini, infatti, tendono a usare il giardino del vicino come discarica a cielo aperto.
7. L’allerta topi deve sempre essere tenuta presente. Ma spesso e volentieri proprio questi nemici saranno l’insperato diversivo per distrarre i cuochi, mentre tu potrai arraffare tutte le macchie di salsa possibili dai pertugi e dalle crepe delle mattonelle.
8. Se vuoi fare un viaggio è altamente sconsigliato recarsi nei seguenti paesi: Sud Africa, Colombia, Angola, Brasile, Camerun, Cina, India, Indonesia, Messico, Nuova Guinea, Tanzania… A meno che tu non voglia correre il rischio di essere ritenuto “delizioso”.
9. Il detto “ogni scarafone è bello a mamma soja” è vero, ma fino a un certo punto: se non vi impegnate nel trascurarvi e nello sporcarvi, non potete pretendere l’amore di vostra madre. Il 99% di crisi personali e rotture con il nucleo familiare è dovuto proprio alla mancata trascuratezza di sé: molte sono le comunità di recupero, la sede nazionale della rete d’aiuto è a Palermo, dove è diffusa la filosofia del trascurare se stessi e gli altri, fino all’estremismo dei cosiddetti “vandali”.
10. Non dimenticare mai il principio di sopravvivenza degli scarafaggi: diffidare delle polverine bianche, soprattutto se si vive nei pressi dei cessi di alcuni politici o ex politici siciliani.
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