Storia del paradigma Object Oriented

Creato il 13 marzo 2011 da Magnus
L’idea di modellare applicazioni con oggetti piuttosto che funzioni, comparve per la prima volta nel 1967 con il rilascio del linguaggio “Simula”, prodotto in Norvegia da Ole-Johan Dahl e Kristen Nygaard.

Simula, linguaggio largamente utilizzato  per  sistemi  di  simulazione,  adottava  i  concetti  di  classe  ed ereditarietà.


Il termine “Object Oriented” fu utilizzato per la prima volta solo qualche anno dopo, quando la Xerox lanciò sul mercato il linguaggio Smalltalk sviluppato nei laboratori di Palo Alto.

Se  l’idea  iniziale di  introdurre un nuovo paradigma di programmazione non aveva  riscosso grossi  successi  all’interno della  comunità di programmatori,
l’introduzione del termine “Object Oriented” stimolò la fantasia degli analisti e negli  anni  immediatamente  a  seguire  videro  la  luce  un  gran  numero  di linguaggi  di  programmazione  ibridi  come  C++  e  Objective-C,  oppure  ad oggetti puri come Eiffel.
Il decennio  compreso  tra  il 1970 ed  il 1980  fu decisivo per  la metodologia “Object  Oriented”.  L’introduzione  di  calcolatori  sempre  più  potenti  e  la successiva adozione di interfacce grafiche (GUI) prima da parte della Xerox e successivamente della Apple, spinse i programmatori ad utilizzare sempre di più  il nuovo approccio  in grado adattarsi con più semplicità alla complessità
dei  nuovi  sistemi  informativi.  Fu  durante  gli  anni  70’  che  la metodologia ”Object Oriented” guadagnò anche l’attenzione della comunità dei ricercatori poiché il concetto di ereditarietà sembrava potesse fornire un ottimo supporto alla ricerca sull’intelligenza artificiale. Fu  proprio  questo  incredibile  aumento  di  interesse  nei  confronti  della programmazione ad oggetti che, durante gli anni successivi, diede vita ad una moltitudine di linguaggi di programmazione e di metodologie di analisi spesso contrastanti  tra  loro. Di  fatto, gli  anni 80’ possono  essere  riassunti  in una frase di Tim Rentsch del 1982:
“…Object  Oriented  programming  will  be  in  the  1980's  what  structured programming  was  in  the  1970's.  Everyone  will  be  in  favor  of  it.  Every manufacturer will promote his products as supporting it. Every manager will pay  lip service  to  it. Every programmer will practice  it  (differently). And no one will know just what it is.'' [Rentsch82]

“…la programmazione Object Oriented fu nel 1980 quello che fu nel 1970 la programmazione  strutturata.  Tutti  ne  erano  a  favore.  Tutti  i  produttori  di software promuovevano  le  loro soluzioni ed  i  loro prodotti a supporto. Ogni manager,  a  parole,  ne  era  favorevole.  Ogni  programmatore  la  praticava (ognuno  in  modo  differente).  Nessuno  sapeva  di  cosa  si  trattasse esattamente.”  [Rentsch82]

A  causa  dei  tanti  linguaggi  orientati  ad  oggetti,  dei molteplici  strumenti  a supporto, delle  tante metodologie di approccio e di analisi gli anni ottanta rappresentano quindi la torre di Babele della programmazione ad oggetti.
Fonte: Java Mattone dopo Mattone