Gli evangelisti Luca e Matteo sono stati i primi a descrivere la Natività con la sacra rappresentazione del presepe (prende il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso, mangiatoia). Si narra infatti della nascita di Gesù in una mangiatoia dal momento che non si era trovato posto negli "alberghi". Ad oggi la rappresentazione della natività avviene tramite la realizzazione dei presepi nei modi più svariati e curiosi.La tradizione data le origini del presepe al 1223, anno in cui Francesco D'Assisi organizzò un presepe con personaggi viventi a Greccio. L'esemplare più antico a noi pervenuto è il presepe di Arnolfo di Cambio (1280 ca).In seguito il presepe si diffuse a partire dalla seconda metà del XV secolo nel napoletano (presepe di G.P. Alamanno 1478-84). Nel XVII e XVIII sec. assumono particolare rilievo gli esemplari genovesi composti da statuette lignee finemente intagliate e decorate da artisti quali A.M. Maragliano e G. Pittaluga, e quelli napoletani ricchi e scenografici, di un gusto fastoso che soppianta del tutto la tradizione mistica precedente: ai presepi napoletani, oltre ad artisti quali D.A. Vaccaro e G. Sammartino, lavorarono ceramisti, orafi, e altri artigiani che ne impreziosirono e sovraccaricarono la rappresentazione. Ricordiamo che il presepe fu molto diffuso anche nei paesi nordici e centro-europei, segnatamente in Argentina e Germania.
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presepio artigianale