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Storia della bandiera italiana - la vera origine del tricolore

Creato il 12 settembre 2011 da Andrea21948

storia bandiera italiana, tricolore, bandiera italiana, origini tricolore, origine bandiera italianaQuale fu la storia della bandiera italiana? E perchè il verde, il bianco e il rosso sono i colori nazionali? 

Nell'anno del 150° anniversario dell'unità d'Italia, ed in risposta a chi vuole dividere la Penisola in due (Leggi Lega Nord con carrozzone del Giro di Padania), dedichiamo un articolo alle origini della bandiera italiana.

Forse non tutti sanno che...


la bandiera italiana nacque come vessillo militare. Infatti il primo tricolore bianco, rosso e verde fu consegnato da Napoleone Bonaparte alla legione Lombarda il 6 novembre 1796, durante una cerimonia svoltasi in Piazza del Duomo a Milano.

Ma quel vessillo militare presto si caricò di un valore patriottico altamente simbolico che incominciò ad unire tutti quelli che speravano e credevano in una Italia unita.

A conferma del diffondersi di un senso nazionale che passa anche attraverso i simboli, il 7 gennaio 1797 la Repubblica Cispadana decretò che si rendesse " universale lo stendardo o bandiera cisalpina di tre colori: verde, bianco, rosso", facendola diventare emblema di Stato.

Da quel momento i tre colori entrarono nel patrimonio culturale di molti cittadini della Penisola e continuò a diffondersi il sentimento di unità nazionale anche attraverso i colori.

Così per esempio quando ci fu rono le insurrezioni del 1821, fu proprio un tricolore a venire issato sulla città di Alessandria.

La bandiera italiana la ritroviamo anche come simbolo della Giovine Italia di Mazzini: aveva il bianco, il rosso e il verde,

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con scritte da un lato le parole "Libertà", "Uguaglinza", "Umanità";dall'altro "Unità" e "Indipendenza".

E fu proprio con l'opera di Mazzini e della Giovine Italia che il sentimento patriottico italiano ebbe un'accelerazione, soprattutto tra la popolazione impegnata nelle guerre risorgimentali.

Così l'idea di nazione e il tricolore si diffusero in tutta la penisola, con un processo di nazionalizzazione ormai inarrestabile.

Conseguente, quindi, fu l'adozione del tricolore da parte degli insorti nei celeberrimi moti del 1848, in cui gran parte delle città riuscirono a trovare una momentanea indipendenza.

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Indimenticabili furono le 5 giornate di Milano con Cattaneo che impugnando il tricolore sconfisse il generale Radetzky; come anche Venezia che  dopo un'aspra battaglia, proclamò la Repubblica di San Marco.

Grazie a queste insurrezioni anche il regno Sabaudo dovette cedere alle pressioni del popolo e Carlo Alberto concedette una costituzione, in cui veniva sancito il tricolore come emblema ufficiale Sabaudo.

Quindi il tricolore con al centro lo stemma sabaudo diventò il simbolo della dinastia che poi avrebbe regnato nello Stato Monarchico e unitari italiano .

Ma il tricolore continuò ad essere il simbolo dei rivoluzionari, da Mazzini a Pisacane.

E proprio Pisacane in uno dei suoi scritti annotati prima della sfortunata spedizione di Sapri si augurava che il tricolore non venisse abbandonato dopo il Risorgimento italiano, perchè "troppo ricco di gloriose reminescenze per abbandonarlo."

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Forse non tutti sanno che...


la bandiera italiana nacque come vessillo militare. Infatti il primo tricolore bianco, rosso e verde fu consegnato da Napoleone Bonaparte alla legione Lombarda il 6 novembre 1796, durante una cerimonia svoltasi in Piazza del Duomo a Milano.

Ma quel vessillo militare presto si caricò di un valore patriottico altamente simbolico che incominciò ad unire tutti quelli che speravano e credevano in una Italia unita.

A conferma del diffondersi di un senso nazionale che passa anche attraverso i simboli, il 7 gennaio 1797 la Repubblica Cispadana decretò che si rendesse " universale lo stendardo o bandiera cisalpina di tre colori: verde, bianco, rosso", facendola diventare emblema di Stato.

Da quel momento i tre colori entrarono nel patrimonio culturale di molti cittadini della Penisola e continuò a diffondersi il sentimento di unità nazionale anche attraverso i colori.

Così per esempio quando ci fu rono le insurrezioni del 1821, fu proprio un tricolore a venire issato sulla città di Alessandria.

La bandiera italiana la ritroviamo anche come simbolo della Giovine Italia di Mazzini: aveva il bianco, il rosso e il verde,

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E fu proprio con l'opera di Mazzini e della Giovine Italia che il sentimento patriottico italiano ebbe un'accelerazione, soprattutto tra la popolazione impegnata nelle guerre risorgimentali.

Così l'idea di nazione e il tricolore si diffusero in tutta la penisola, con un processo di nazionalizzazione ormai inarrestabile.

Conseguente, quindi, fu l'adozione del tricolore da parte degli insorti nei celeberrimi moti del 1848, in cui gran parte delle città riuscirono a trovare una momentanea indipendenza.

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Indimenticabili furono le 5 giornate di Milano con Cattaneo che impugnando il tricolore sconfisse il generale Radetzky; come anche Venezia che  dopo un'aspra battaglia, proclamò la Repubblica di San Marco.

Grazie a queste insurrezioni anche il regno Sabaudo dovette cedere alle pressioni del popolo e Carlo Alberto concedette una costituzione, in cui veniva sancito il tricolore come emblema ufficiale Sabaudo.

Quindi il tricolore con al centro lo stemma sabaudo diventò il simbolo della dinastia che poi avrebbe regnato nello Stato Monarchico e unitari italiano .

Ma il tricolore continuò ad essere il simbolo dei rivoluzionari, da Mazzini a Pisacane.

E proprio Pisacane in uno dei suoi scritti annotati prima della sfortunata spedizione di Sapri si augurava che il tricolore non venisse abbandonato dopo il Risorgimento italiano, perchè "troppo ricco di gloriose reminescenze per abbandonarlo."


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