STORIA DI TRE AMORI di Minnelli e Reinhardt, stasera in tv (merc. 17 giu. 2015)

Storia di tre amori, Rete Capri, ore 22,30.
Dimenticatissimo film a episodi (tre) del 1953, uno – quello di centro – diretto dal sempre squisito Vincente Minnelli, gli altri due da Gottfried Reinhardt, che del grande Max, uno dei fondatori del teatro moderno novecentesco, era il figlio. Il racconto minnelliano, strambo e anticipatorio di futuri film come Big, vede un ragazzino americano in trasferta romana con la famiglia che lo molla regolarmente in hotel a studiare e prendere lezioni di francese dalla sua peraltro carinissima insegnante (Leslie Caron). L’annoiato ragazzino si trasformerà per l’incantesimo di una maga (Ethel Barrymore) in prestante giovanotto (Farley Granger difatti: sì, quello del viscontiano Senso e dell’hitchcockiano Cocktail per un cadavere). E finirà con l’innamorarsi della sua fino a quel momento detestata prof, salvo poi a fine magia tornare all’età di partenza. Interessante e con parecchi echi freudiani, come allora usava nel cinema di Hollywood. Il primo episodio con una danzatrice classica assai malata (Norma Sherare) è un mélo dei più tradizionali, il terzo vede un trapezista (Kirk Douglas) roso dai sensi di colpa dopo la morte della partner salvare un’aspirante suicida (è Anna Maria Pierangeli, semplicemente Pier Angeli in America) e ovviamente innamorarsene. Da vedere per Minnelli, Pier Angeli e le altre celebrities che lo percorrono.