Quando si parla di sondaggisti e di previsioni non azzeccate, in Italia il pensiero corre alle celebri “bandierine” di Emilio Fede: una notte di elezioni regionali in cui il conduttore quasi ufficiale del centrodestra arricchì una piantina dell’Italia con una dozzina di segnalazioni di vittoria del Polo delle Libertà, salvo poi svegliarci tutti quanti la mattina dopo e scoprire che a Forza Italia e dintorni ne erano rimaste a stento cinque.
Ma c’è una foto che racconta una storia simile e ancor più clamorosa: l’anno è il 1948, e negli Stati Uniti si stanno svolgendo le elezioni presidenziali.
Gli espertoni sono tutti concordi: il presidente uscente, Harry Truman, era dato per spacciato. Al candidato repubblicano Thomas Dewey veniva accreditato un vantaggio di più di dieci punti, e il quotidiano “Chicago Daily Tribune” uscì a poche ore dalla chiusura delle urna con uno squillante “Dewey defeats Truman” (“Dewey sconfigge Truman”) a caratteri cubitali in prima pagina.
Considerando che il volto che vedete qui sopra è quello delle stesso Truman, avrete intuito cosa fosse successo: nel segreto dell’urna gli americani scelsero di snobbare due candidati “minori” (Wallace e Thurmond) e scelsero Truman, che rimase POTUS col 49% dei suffragi. E al ri-eletto non restò che posare con una delle copie che ne avevano previsto al defenestrazione dalla Casa Bianca.
Curiosamente, un’altra elezione americana fornì alla stampa italiana l’occasione per una clamorosa debacle. George W. Bush venne eletto per il secondo mandato con più di tre milioni e mezzo di voti di vantaggio, ma il Manifesto preferì appoggiarsi ad un sondaggio indipendente e diede credito ad una soluzione differente, celebrando la sconfitta de “l’uomo della guerra preventiva”…
Alfonso d’Agostino