Storia di una ladra di libri – Brian Percival , 2014

Creato il 27 novembre 2014 da Paolo_ottomano @cinemastino

Storia di una ladra di libri è un titolo fuorviante, perché non è il furto il fulcro della vicenda. Si fatica, anzi, a trovare il nucleo di questa storia: qual è la ragione ultima che spinge la protagonista ad agire? Qual è il suo obiettivo? Ecco perché questo film lascia insoddisfatti: perché manca una chiara direzione di marcia, perché oscilla da una parte all’altra alla ricerca della propria identità, senza trovarla. Eppure le premesse sono buone, e verso la metà della proiezione qualcosa sembra muoversi: Lisel è una bambina, figlia di comunisti, trasferita in una famiglia tedesca costretta a nascondere un ragazzo ebreo nello scantinato. Questo potenziale, però, non è sfruttato a dovere. Solo qualche timida minaccia, le avvisaglie di conseguenze che non si verificano.

Precisiamo: non siamo di fronte a un cattivo film, e si riesce a percepire l’impegnotalvolta didascalico – e la passione che la sceneggiatura vuole trasmettere. Ma non basta, perché non riusciamo a comprendere pienamente i desideri della bambina, pur con il suo entusiasmo e la sua ingenua insofferenza verso le regole che non hanno una spiegazione. Vuole imparare a leggere. Poi? Rubare dei libri? Per il piacere di arricchire la propria cultura e soddisfare la sua curiosità? Per riuscire a comprendere meglio l’animo del suo nuovo coinquilino in fuga? Cosa c’è, in sostanza, che ci mostra come e perché questa bambina persegue il suo obiettivo? Non importa che lo raggiunga, che fallisca o che in cuor suo non sappia nemmeno cosa sta inseguendo: tutte queste opzioni sono valide per la conclusione di una narrazione. Quello che conta è che sia visibile il processo, che ci siano delle tracce che ci permettono di seguire il percorso, intuirlo; o che almeno noi siamo in grado di riconoscerle e raccoglierle a ritroso, se erano nascoste così bene da alimentare la nostra suspense, ma non così irreperibili da farci chiedere: come, dove, perché?

Altre perplessità, aggiunte a questa falla più grave, contribuiscono a compromettere la credibilità del film. Perché, per esempio, la voce narrante è quella – un po’ stucchevole, per com’è usata – di Dio? E perché in Germania, in pieno nazismo, i cittadini tedeschi (interpretati da attori tedeschi, fatta eccezione per Goeffrey Rush ed Emily Watson) parlano tedesco solo con i soldati, preferendo l’inglese nel privato?


Archiviato in:Cinema Americano, Recensioni Film Tagged: emily watson, film nazismo, goeffrey rush, recensioni film 2014

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Non solo horror: Prisoners

    (2013, Denis Villeneuve)Il giorno del Ringraziamento le figlie minori delle famiglie Dover e Birch spariscono. Accusato del rapimento è il giovane Alex, un... Leggere il seguito

    Il 16 giugno 2015 da   Mariparacchini
    CINEMA, CULTURA, HORROR, OPINIONI
  • "Soldato da otto soldi"-Carlo e Luciano Boero

    Per la seconda volta in poco tempo mi ritrovo a esprimere il mio feeling da post lettura provocato da un libro di Luciano Boero, in questa occasione scritto a... Leggere il seguito

    Il 16 giugno 2015 da   Athos Enrile
    CULTURA, MUSICA
  • Maurizio Giammarco quartet (con D. Rea, F. Di Castri, R. Gatto): Precisione dell...

    Rovistando fra le pile di vecchi LP mi è capitato fra le mani questo album acquistato più di 30 anni fa e che da tempo non avevo più riascoltato. Leggere il seguito

    Il 14 giugno 2015 da   Gerovijazz
    CULTURA, JAZZ / BLUES, MUSICA
  • Intervista a Michela Belli

    Buongiorno Michela e benvenuta nel nostro Blog. Ti va di presentarti al nostro pubblico? Pronti per una presentazione in pieno stile alcolisti anonimi? Salve,... Leggere il seguito

    Il 14 giugno 2015 da   Soleeluna
    CULTURA, LIBRI
  • [Rubrica] TeenReview#7

    Salve a tutti lettori, buon giovedi! Oggi vi recensirò una delle mie ultime letture: “Half Bad” primo della trilogia “Half Life” di Sally Green, pubblicato dall... Leggere il seguito

    Il 11 giugno 2015 da   Lafenicebook
    CULTURA, LIBRI
  • Pitza e datteri

    Anno: 2015Durata: 92'Distribuzione: BoleroGenere: CommediaNazionalita: ItaliaRegia: Fariborz KamkariData di uscita: 28-June-2015Già autore del drammatico I fior... Leggere il seguito

    Il 10 giugno 2015 da   Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA