Storia (ufficiale e non) del Ranking UEFA: 2010-2013

Creato il 18 maggio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato
Manca ormai poco alla conclusione del nostro viaggio nel tempo alla scoperta di forze e valori espresse nel corso degli anni nel calcio europeo basato sul ranking Uefa per nazioni.   In questa edizione della storia del ranking Uefa ci soffermeremo sul triennio che è andato dal 2010 al 2013, lasciandoci l’anno in corso per quando sarà concluso.     Gli anni duemila han visto l’affermarsi assoluto del calcio spagnolo seguito da quello inglese. Gioie e dolori per l’Italia. A tre Champions League vinte, con altre due finali perse dalle italiane, ha fatto seguito un disinteresse collettivo verso la Coppa Uefa/Europa League che all’inizio del nuovo decennio sta minando il terzo posto dell’Italia nel ranking e di conseguenza la quarta squadra in Champions. Tutto questo a favore della Germania.
 

2010-2011

 

L’anno vede come obiettivo categorico fare più punti della Germania. Noi partiamo da 48.801. Loro con 53.770. Iniziamo subito con il Werder Brema che sbatte fuori la Sampdoria nei play off di Champions League. Le altre tre, Inter, Roma e Milan, passano il turno senza tuttavia entusiasmare particolarmente. Il dramma però è come sempre in Europa League dove la Juventus non supera i gironi imitata dal Palermo che aveva lasciato punti anche nelle qualificazioni contro il Maribor. La Sampdoria è come non fosse mai stata in gara (e a fine anno retrocederà addirittura in serie B) e così alla fine l’unica a passare i gironi è il Napoli. Per contro i tedeschi vedono il Werder Brema eliminato dalla Champions, in cui comunque hanno anche sconfitto l’Inter, e il Borussia Dortmund dall’Europa League. Passano invece gironi senza patemi il Bayer Leverkusen e lo Stoccarda. Ai sedicesimi la catastrofe. Solo l’Inter arriva agli ottavi eliminando il Bayern Monaco e ai quarti capitola allo Schalke 04. Tutte le altre fuori. Alla fine la Germania ci supererà con uno sforzo apparso minimo, rifilandoci oltre quattro punti nel solo anno in questione. Dal 2012-2013 non avremo più ufficialmente la quarta squadra in Champions e nel complesso europeo scendiamo da sette a sei squadre. A fine anno al comando del ranking si confermerà l’Inghilterra sulla Spagna ma la Champions League vedrà il Barcellona sconfiggere ancora una volta il Manchester United con il Real Madrid semifinalista.
 

La classifica annuale a coefficienti è invece dominata dal sorprendente Portogallo grazie ad una stagione al di fuori di ogni più rosea aspettativa. Il Porto batte in finale lo Sporting Braga, col Benfica semifinalista. Un clamoroso 18.800 di punteggio che ancora oggi permette ai lusitani di ben figurare nel ranking. Tra le altre si segnala il calcio israeliano che sale fino al diciassettesimo posto ed inizia a sognare la seconda squadra in Champions League.

      2011-2012  

L’anno termina ancora male per l’Italia. Perdiamo punti sulla Germania su cui in teoria dovremo fare corsa per riprenderci la quarta squadra in Champions e anche dal Portogallo che è diventata la nostra più diretta inseguitrice avendo superato la Francia. L’Inter in Champions League passa il girone da prima ma viene fatta fuori dall'Olympique Marsiglia agli ottavi, così come il Napoli che soccombe solo ai supplementari al più quotato Chelsea. Meglio va al Milan che lottando arriva ai quarti, dove si ferma per mano del Barcellona. In Europa League Roma e Palermo nemmeno passano le qualificazioni, mentre si ferma ai sedicesimi il cammino della Lazio e agli ottavi quello dell’Udinese che in agosto era stata eliminata ai play off di Champions League dall’Arsenal. In termini di punteggio l’annata è un completo successo per gli spagnoli che portano fino alle semifinali Champions Barcellona e Real Madrid e dominano in lungo e in largo l’Europa League con l’Atletico Madrid campione sull’Athletic Bilbao e il Valencia in semifinale.
 

La Champions è vinta per la prima volta da un Chelsea risorto dalla cura Roberto Di Matteo. Giunto sulla panchina blues per riparare ai danni fatti da Andres Villas-Boas, l’italiano giocando di rimessa e affidandosi all’esperienza della cosiddetta vecchia guardia fa fuori il Napoli, Barcellona e Bayern Monaco in finale ai rigori. Il Chelsea tra l’altro chiude il campionato inglese fuori dalle prime quattro e così conquista un posto nella Champions successiva dirottando il Tottenham, giunto quarto in campionato, in Europa League.
 

La Champions è animata anche dal fenomeno Apoel Nicosia. I ciprioti, contro ogni pronostico possibile, raggiungono i quarti di finale. In basso la Romania sprofonda al ventiduesimo posto, dietro addirittura a Polonia e Croazia, mentre risale il calcio austriaco che col quindicesimo posto guadagna la seconda squadra in Champions per il 2013-2014.


  2012-2013  

Finalmente risorgiamo, quantomeno in parte. Le squadre italiane sembrano aver capito che i fasti di un tempo non sono al momento raggiungibili e come conseguenza anche le big cominciano a rivalutare l’Europa League, tentando di fare quanta più strada possibile. E così terminiamo quarti sia nel coefficiente annuale che nel ranking quinquennale. Tutte e sei le nostre squadre giungono ai gironi delle due coppe. Il nostro primo anno con tre squadre in Champions League inizia con.. due squadre. L’Udinese è fatta fuori ai Play Off dallo Sporting Braga per via di un rigore tirato a cucchiaio da uno dei suoi attaccanti, Maicosuel.
 

Dallo stress e dalla delusione Francesco Guidolin, allenatore e vate dell’Udinese, presenta le proprie dimissioni che verranno poi respinte. Il Milan si fa rispettare e supera il girone. Va invece benissimo la “nuova” Juventus di Antonio Conte che vince il proprio girone eliminando tra le altre anche il Chelsea campione in carica che tuttavia si rifarà vincendo l’Europa League…
 

Agli ottavi andrà molto male al Milan, che troverà sulla sua strada la propria bestia nera degli ultimi anni: il Barcellona. E dire che all’andata erano anche riusciti a vincere 2-0 a San Siro prima di capitolare 4-0 al Nou Camp. La Juve è anche fortunata e al sorteggio trova il Celtic Glasgow che supera facilmente per poi perdere senza se e senza ma ai quarti col Bayern Monaco. In Europa League a parte l’Udinese mai davvero in gara, superano i gironi Napoli, Inter e Lazio. L’impegno appare massimo soprattutto per milanesi e laziali, mentre il Napoli tentenna un po’ troppo subendo due sconfitte umilianti per risultato e gioco espresso contro il PSV Eindhoven. L’obiettivo primario del Napoli è infatti tornare in Champions League e tutte le forze sono concentrate sul campionato. Così ai sedicesimi escono di scena per mano del Viktoria Plzen. L’Inter termina invece la sua corsa agli ottavi con una squadra decimata dagli infortuni contro il Tottenham. La Lazio ai quarti capitolerà invece per mano del Fenerbache. La stagione è un dominio totale tedesco, legittimato dalla finale di Champions che si riduce ad un affare privato tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund e che si risolverà a favore dei primi.
 

Cipro grazie soprattutto alla straordinaria stagione precedente giunge al quattordicesimo posto e nel 2014-2015 potrà portare due squadre in Champions League mentre il calcio scozzese precipita al ventiquattresimo posto mostrando zero segnali di una ripresa in tempi brevi. Al vertice del ranking quinquennale tuttavia balza la Spagna che supera l’Inghilterra.

    Per questa edizione della storia del ranking Uefa è tutto. Nella prossima puntata, prevista tra due settimane, esamineremo quanto accaduto nelle coppe europee e nel ranking Uefa nell’ultimo anno, scoprendo conti alla mano che l’Italia non è andata così male come vogliono farci credere in molti.     Email Antonio Bomba: abomb@hotmail.it Facebook Antonio Bomba: www.facebook.com/antonio.bomba.3      Il post è apparso originariamente sul Blog "Calcio e altri elementi", di Marco De Santis

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