Cricco, che era il primo, vide una gazza sull'albero e disse: "Volete vedere che io levo le uova da sotto a quella gazza senza che se ne accorga?".
Salì sull'albero per prendere le uova. Mentre le stava prendendo, Crocco gli tagliò i tacchi da sotto le scarpe e se li mise nel cappello. Ma con rapidità Manicancino riuscì a prenderli prima che mettesse il cappello in testa e li nascose.
Scese Cricco e disse: "Io sono stato il ladro più furbo, perché ho levato le uova da sotto alla gazza".
Rispose il secondo: "Il più furbo sono stato io, che ti ho tagliato i tacchi da sotto le scarpe e non te ne sei accorto".
E si levò il cappello per farli vedere, ma non li trovò. Si gira il terzo e dice: "Il più furbo di tutti sono io perché, mentre tu conservavi i tacchi, te li ho rubati. E visto che le cose stanno così, mi voglio dividere da voi, perché ci vado a perdere".
E se ne andò. Andava rubando da solo, e tanta roba mise da parte che infine arrivò ricco in una città, si sposò e aprì una bottega di pizzicagnolo.
Un giorno i fratelli, andando sempre rubando in giro, capitarono in questa città e lo videro proprio in quella bottega.
Aspettarono che uscisse, poi disse uno all'altro: "Entriamo e vediamo: magari possiamo arraffare qualcosa!"
Entrarono e uno dei due disse alla moglie del fratello: "Bella femmina, dacci da mangiare".
"Che volete?"
"Una fetta di caciocavallo."
Mentre la donna lo stava tagliando, quei due si guardavano in giro per vedere dove potevano sgraffignare qualcosa. Videro due metà di un maiale appese; uno fece l'occhiolino a quell'altro in segno d'intesa. La moglie di Manicancino se ne accorse, e quando tornò il marito, gli raccontò ogni cosa. Il marito, che era un vero ladro, capì subito.
Disse: "Questi saranno Cricco e Crocco che vogliono rubare il nostro maiale. Va bene! Ora li sistemo io!".
Prese il maiale, lo mise nel forno e la sera andò a dormire. Quando fu notte, quei due andarono per rubare e non trovarono il maiale.
Allora il secondo che pensa di fare? S'avvicinò zitto zitto dalla parte del letto dove dormiva la moglie di Manicancino e le disse: "Uè. Uè, io non trovo il maiale. Dove l'hai messo?".
La donna credendo fosse il marito, subito rispose: "Dormi, dormi! Non ti ricordi che lo mettesti nel forno?".
I due ladri presero il maiale e uscirono. Cricco che lo portava addosso, si girò e vide che nel giardino c'erano delle verdure.
Disse a Crocco: "Vai nel giardino, raccogli un po' di verdura, così quando andiamo a casa la mangiamo col maiale. Io intanto mi avvio".
Nel frattempo Manicancino si era svegliato. Andò a vedere, e non trovò il maiale. Affacciatosi, vide nel suo giardino Crocco che raccoglieva la verdura e pensò:"Va bene, me l'hanno saputa fare. Ora però li aggiusto io!".
Appena Crocco ripartì, anche Manicancino raccolse un bel fascio di verdura, se lo mise addosso e cominciò a correre. Arrivò per primo dov'era Cricco con il maiale addosso e, senza parlare, gli fece segno che voleva il maiale. Quello nel buio, credendo che l'altro fosse Crocco, prese lui il fascio di verdura e gli diede il maiale, e Manicancino, appena potè svicolare, con il maiale addosso se ne tornò a casa sua.
Quando Crocco arrivò a casa con il fascio di verdura trovò Cricco, anche lui con la verdura.
"E il maiale dov'è?".
"Ce l'hai tu."
"Io non ho niente."
"Tu me l'hai levato in mezzo alla strada."
"Quando mai? Tu mi hai mandato a prendere la verdura."
E fu così che ancora una volta Manicancino dimostrò di essere il più ladro dei tre.
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