Storie di boxe – il gioco- Jack London

Da Lielarousse

Si ritirava, sbiadiva,
si perdeva.
La fresca faccia di fanciullo se ne era andata,
la tenerezza degli occhi,
la dolcezza della bocca
con le sue pieghe e gli angoli come dipinti.
Era il volto di un uomo quello che vedeva,
un volto d’acciaio,
teso e immobile;
una bocca d’acciaio,
le labbra come ganasce di una tagliola;
occhi d’acciaio, dilatati,
assorti,
e la luce e il bagliore che ne emanavano
erano la luce e il bagliore dell’acciaio.
Il volto di un uomo.