Piccoli dettagli, piccoli particolari che spesso colpiscono più del resto. Non so se capita anche a voi ma a volte faccio fatica a mettere a fuoco il contesto e la mia attenzione viene catturata da loro: la scritta che fa tanto vecchia scuola di un negozio di dolciumi, miniature perfette di scarpe in vetrina, sedie in attesa di qualcuno che si fermi a riposare nella frenesia cittadina, accessori per Barbie che ti fanno tornare direttamente all'infanzia e che comprerei all'istante, l'orario d'apertura con la speranza di entrate numerose, libri usati di cui qualcuno ha deciso di liberarsi e che presto narreranno vecchie storie e nuovi proprietari, l'accessorio che tutti gli architetti, designer, pseudo- artisti viennesi posseggono (magari non tutti con i colori della bandiera italiana...amor di patria :), rotoli di lana che aspettano di diventare maglioni, sciarpe o guanti per proteggersi dal lungo e freddissimo inverno viennese, intrecciati da qualche signora alla finestra tra una fettina di apfelstrudel e l'altra, una borsa che sa di musica, di sinfonie, di viaggio, di Vienna.