Preventivi d’artista - Tra le nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele c’è una statua di San Filippo, opera dello scultore Nanni di Banco. La Corporazione dei Calzolai l’aveva commissionata a Donatello, ma giudicando esoso il preventivo, optò per la “seconda scelta” Nanni di Banco. Quando fu il momento del conto…Nanni chiese una cifra ancora più alta del collega. Indispettiti e convinti di essere furbi, i calzolai vollero far valutare l’opera a un altro artista; scelsero Donatello, certi che questi avrebbe trovato assurdo un prezzo superiore a quello chiesto da lui stesso. Egli invece lì spiazzo, confermando la cifra chiesta da Nanni di Banco: “Il poveretto non è bravo come me e per fare questo lavoro ci ha messo più tempo di quanto che ce ne avrei messo io. E’ giusto quindi che lo paghiate più”. O almeno, così la racconta Giorgio Vasari, nelle sue “Vite”.
Sotto lo sguardo del porcellino* - L’espressione “finire sul lastrico” o “con il culo per terra” nasce sotto la Loggia del Porcellino. Al centro della piazza, dove oggi ci sono bancarelle di pellame e souvenir, si trova un tondo di marmo. Su questa pietra nel Medioevo venivano incatenati i debitori insolventi. Venivano calate loro le braghe e il loro sedere nudo veniva battuto tre volte sul cerchio di marmo. Una punizione non molto dolorosa ma decisamente umiliante. (*porcellino = eufemismo. E’ un cinghiale! )
Ieri falò, oggi Coco – Piazza della Signoria fu palcoscenico del famoso “falò delle vanità”. Gerolamo Savonarola con i suoi seguaci diedero alle fiamme migliaia di oggetti in seguito alla cacciata dei Medici. Specchi, cosmetici, gioielli, beni di lusso, ma anche strumenti musicali, dipinti, libri ritenuti immorali e peccaminosi… Accadeva il 7 febbraio 1497. Oggi, proprio a pochi passi da dove avvenne il rogo, c’è la boutique di Chanel.
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