Rieccomi per presentarvi una bellissima novità che ho ricevuto stamane e che non vedevo l'ora di condividere con le lettrici appassionate delle sorelle Brontë: "Storie di geni e di fate" di Charlotte Brontë, interamente curato e tradotto dalla stimata Prof.ssa. Maddalena De Leo, rappresentante della sezione italiana della Brontë Society. Grazie a questa recentissima pubblicazione, ho il piacere di annoverare tra le collaborazioni del blog la Casa Editrice L'ArgoLibro, mia corregionale.
Tra qualche tempo vi mostrerò e parlerò anche di un'altra pubblicazione di cui l'Editore mi ha fatto omaggio insieme all'inedito brontëano che vi mostro in questi scatti.
Sfogliando questo libro, ci immergiamo nell’appassionante mondo “costruito” dalla fantasia di Charlotte, Emily, Anne e il fratello Branwell, con protagonisti gli Young Men, cioè i dodici soldatini regalati qualche anno prima dal padre. È sicuramente stupefacente, come sottolinea la stessa curatrice, che la mente di una quattordicenne abbia potuto immaginare avventure così complesse e ricche di particolari. Il secondo dei tre racconti ci porta, insieme al protagonista, a ricercare e definire il concetto di felicità, qualcosa di semplice e a portata di mano che invece spesso andiamo a cercare lontano, mentre il terzo racconto ci fa partire per un viaggio coinvolgente che ci porta fra i geni e le fate proiettandoci in un mondo da sogno. Eccone l'incipit:
“Tanti anni fa viveva in un villaggio un giovane di nome Ernest Alembert. Veniva da una razza nobile e antica ma uno dei suoi antenati era stato decapitato perché sospettato di alto tradimento, per cui la famiglia da quel momento era decaduta a poco a poco sino a che, a lungo andare, l’unico suo discendente era rimasto il giovanotto di cui sto per scrivere."
Siamo all'inizio di un quinquennio particolare per la famiglia Brontë, per varie ricorrenze, tra le quali nel 2016 spicca proprio il bicentenario della nascita di Charlotte, nata il 21 aprile 1816 a Thornton, ma vissuta a Haworth nello Yorkshire. Maddalena De Leo è studiosa particolarmente indicata, per la cura di questa pubblicazione. Socia della Brontë Society sin dal 1975, è la rappresentante della Sezione Italiana della Brontë Society oltre che consulente editoriale per l’Italia della rivista letteraria Brontë Studies
Si tratta dunque della prima di diverse novità per celebrare il bicentenario della nascita della famosa scrittrice inglese. Io ho intenzione di leggerlo subito. Tra non molto tempo conoscerete il mio modesto parere; intanto, se non volete attendere oltre e immergervi anche voi in queste pagine, trovate il link per l'acquisto:QUI
Antonella Iuliano