Silvio Berlusconi con grande orgoglio disse che l’Italia ha i conti a posto anche grazie al sommerso: lo dichiarò nella celebre trasmissione condotta da Santoro che rilanciò un leader conservatore, ostile alla Costituzione, alle istituzioni, che è arrivato anche a un parziale elogio della dittatura di Mussolini.
Il sommerso però vuol dire lavoro nero, economia fuori controllo, criminalità organizzata.
Su un tema così serio, che penalizza anche l’Italia del Nord da sempre, ma in modo più feroce nei periodi di crisi, ci si poteva aspettare più sensibilità dalla giunta Salini. Il consiglio provinciale non è un talk show, non ci sono applausi del pubblico e sondaggisti al lavoro.
Chi scrive ha visto il Pinotti condurre la recente serata organizzata dal Pdl a Teatro Monteverdi, nella quale Alessandro Sallusti parlava della magistratura nei toni abituali al Pdl e a Berlusconi, con l’evidente consenso del Pinotti. Ma veramente la giunta Salini vuole andare avanti così? La ‘ndrangheta scivola facilmente nell’ombra, si nasconde con estrema abilità adattandosi alle esigenze, ma è per questo che occorre molto più impegno per evitare che il cancro si propaghi sempre più.
L’auspicio è che la questione sia considerata con estrema serietà, poiché la discarica abusiva di Cignone (Corte de’ Cortesi) sul terreno su cui agiva la Top Beton ha una storia impressionante. La malavita organizzata, da quanto è stato ricostruito dai carabinieri del Noe di Brescia (che non tutto possono rivelare) e poi rielaborato da indagini giornalistiche, con l’aiuto anche del Servizio Ambiente della Provincia, mette apprensione. La criminalità organizzata è parte del tessuto sociale, si inserisce con astuzia tra un affare e l’altro, riesce a espandere la propria influenza in modi diversi, persino facendo da “banca” alle aziende in crisi.
Dunque perché non parlarne, perché non essere espliciti e sensibilizzare, creare contromisure, uno spirito diffuso e attento ai rischi, per una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura, che hanno sì la competenza, ma non vanno lasciate sole. E neppure meritano solitudine e isolamento imprenditori in difficoltà.
Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio ha di nuovo alzato l’attenzione sull’argomento con un’interrogazione urgente rimandata più che si poteva, ma l’assessore Pinotti si è limitato a leggere la documentazione già rilasciata dal Servizio Ambiente ai giornalisti. Salini ha lasciato l’aula.
Le risposte sono state quindi parziali e i problemi restano.
Per assurde questioni giuridiche (il difetto sta nelle leggi) l’assessore Pinotti ha detto il minimo possibile. L’impegno politico di farsi carico di questioni così gravi con spirito d’iniziativa e presenza sul territorio non si vede proprio.
Riporto l’interrogazione di Giuseppe Torchio. Resta attuale.
INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE E CONSIGLIO
AL PRESIDENTE ED ALLA GIUNTA PROVINCIALE
premesso che la stampa, a più riprese, ha riportato informazioni puntuali riferite al sequestro in oggetto, ad opera di Organi di Polizia Giudiziaria, accompagnati dalla sollecitudine del Primo Cittadino di Corte de’ Cortesi, e relativo ad una discarica contenente imprecisati quantitativi di amianto e di altri materiali ;
appreso, sempre a livello di stampa, di possibili collegamenti da parte di soggetti ed aziende interessate allo smaltimento con realtà che si potrebbero ricondurre ad ambienti della “ndrangheta” e rilevata la viva apprensione da parte dell’opinione pubblica e delle realtà amministrative locali;
a mente delle competenze in capo alla Provincia in materia di rifiuti, con la diretta concorrenza regionale in ambito di rifiuti speciali, con la presente interroga per sapere urgentemente, anche a livello di competente Commissione Consiliare, quali licenze, permessi, autorizzazioni, da quali autorità, in quali date e riferite a quali materiali, quantità e processi di smaltimento siano state rilasciate.
Giuseppe Torchio
Lista Civica Provinciale
Cremona, 18 marzo 2013
45.284813 9.845896
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake