Storie di scorie: i fatti di Scanzano” di Ulderico Pesce alla Centrale del Garigliano

Creato il 09 marzo 2013 da Ecodibasilicata

Storie di scorie: i fatti di Scanzano Jonico” interpretato da Ulderico Pesce, in occasione del 10° anniversario della Rivolta di Scanzano del
novembre 2003, il 9 e il 10 marzo viene presentato nei pressi dell’ex Centrale atomica di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, ed esattamente presso il Teatro Brecht di Formia. Lo spettacolo scritto e interpretato da Ulderico Pesce, vincitore di numerosi premi tra i quali il Premio Nazionale Legambiente 2005, Premio Enriquez 2008 e vari altri riconoscimenti, spettacolo che ha superato le 600 repliche complessive in dieci anni, sarà successivamente mostrato, durante l’anno, nei luoghi storici del nucleare
italiano: Saluggia (VC), Caorso (PC), Latina, Scanzano Jonico e Rotondella (MT), Pisa, Varese e Bologna.
“Nel racconto scientifico, dettagliato e passionale la poesia non abbandona
mai lo spettacolo” così viene definito “Storie di scorie” da Di Giammarco de
La Repubblica. Lo spettacolo infatti vuole ricostruire prevalentemente
l’avvento dell’industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi
rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centrale atomica
e lo fa rimanendo un testo altamente poetico.
Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino
(MT) che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della
Trisaia di Rotondella (MT) dove negli anni ’60 arrivarono 84 barre di uranio
radioattivo provenienti dagli USA delle quali, 64 sono ancora conservate nel
deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel
deposito nucleare della Casaccia, a 25 chilometri a nord-est di Roma.
Nicola, avendo scoperto illeciti da parte dell’Enea è stato licenziato.
Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato polvere
di proiettile all’uranio e si è ammalato. Tornato in Italia ha fatto domanda
alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia (VC). La
piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si
affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo.
A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla
protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a
Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un’azienda agricola,
dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.


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