Storie di sesso animalesco #16

Da Leragazze

Transessuali ed ermafroditi

Vi sono dei transessuali anche tra gli animali, che riescono a cambiare sesso senza troppe complicazioni e addirittura ad andare avanti e indietro tra le due possibilità a seconda di quel che gli passa per la testa. E anche delle loro priorità riproduttive.

I vermi marini Ophryotrocha puerilis, per esempio, partono come maschi e poi si trasformano in femmine.

Tra i pesci, quando due femmine di ghiozzo si incontrano, pur di fare sesso, al grido di “ogni lasciata è persa”, ma soprattutto per evitare di andarsene in giro in acque piene di predatori per procurarsi un maschio, una delle due diventa maschio per favorire l’accoppiamento.

Il tornare indietro è raro: l’unico pesce che ci riesce è il Cirrhitichthys falco, che abita nelle barriere coralline giapponesi.

Questi pesci multicolori vivono in un harem con un maschio dominante e molte femmine. Zoologi giapponesi ne hanno osservato 29 esemplari e hanno potuto ricostruire il loro comportamento. Ne riferiscono in un articolo appena uscito in Ethology.

Se nel gruppo ci sono molte femmine, allora una di loro si trasforma in maschio, si prende la metà del gruppo e si accoppia con loro. Anche nel caso in cui il maschio dominante venga ucciso, una delle femmine si trasforma in maschio e prende il suo posto. Se poi però il nuovo maschio perde una parte delle femmine attirate da un altro maschio più grande, ridiventa una femmina invece di sprecare preziose energie in un combattimento in cui verosimilmente dovrà soccombere. In pratica, l’eliminazione del maschio mette in moto ormoni che stimolano i cambiamenti fisici: la femmina comincerà a produrre testosterone invece di estrogeni. Il tutto per massimizzare il valore riproduttivo dell’individuo e quindi della specie. Ma forse anche, come dice Woody Allen, per raddoppiare la possibilità di trovare qualcuno con cui uscire il sabato sera.

Nel regno animale c’è anche chi si organizza per riprodursi autarchicamente: sono i cosiddetti ermafroditi simultanei, coloro cioè che sono dotati di organi genitali sia maschili che femminili. L’autofertilizzazione è comune tra le specie più lente che hanno meno probabilità di trovare qualcuno con cui fare sesso. La banana slug, una lumaca di colore giallo brillante, lo fa normalmente senza problemi o conflitti di sorta. E nello stesso modo si comporta il mangrove killifish, l’unico pesce ad avere questa capacità.

Gli animali sono più avanti di noi umani, mi viene da pensare. Non batti chiodo, non trovi qualcuno per far sesso, hai provato anche i siti di incontri e non ti si fila nessuno, senti l’orologio biologico ticchettare minaccioso e temi di non lasciare discendenza? Se sei un uomo o una donna c’è ben poco da fare. Ma se sei uno di questi animali ti dici: “Poco male, non avrò il piacere di un incontro, ma per i figli me la sbrigo da solo”.

Infine c’è chi, come le lumache marine, dà vita a una sorta di scambio di sperma: donano il proprio solo a patto di riceverne in cambio da un’altra. La dinamica è buffa e ha qualcosa di un film porno. Durante il sesso, ciascuna lumaca inserisce il proprio pene nell’altra ed entrambe acquisiscono piccole quantità di seme. Se una delle due non “dona”, per esempio nel caso in cui dei ricercatori sadici chiudano i dotti spermatici, il rapporto si interrompe. Un grande insegnamento: o pensi anche all’altro o non se ne fa niente.



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