Rammentate il tramestio sulle brame della RAM, in un articolo arrampicatosi rampinosamente su queste pagine in giorni oramai andati?
Se avete riconosciuto una sequenza di suoni ben definita nella frase che appena letta, siete certamente nel posto giusto. I più recenti iPhone 6 e iPhone 6 Plus di Apple, lo sappiamo, montano semplicemente 1GB di RAM… Ma sarà sufficiente per i prossimi anni?
Una Carrellata sulle RAM
iOS sarà pure il Killer di Hardware, ma non c’è dubbio che il Software di Apple sia tra i Sistemi Operativi Mobile con la migliore gestione della memoria sul mercato, ormai. Ne avevamo parlato in un articolo diversi mesi fa, e in molti avevano apprezzato l’analisi tecnica della gestione RAM di Android effettuata su queste pagine virtuali; a chi si fosse perso quell’articolo, dunque, raccomandiamo di dare un’occhiatina per capire un po’ meglio cosa stiamo per trattare. In poche parole: Android ricicla la memoria non utilizzata, rilasciata dalle App (che utilizzano Java) usando un sistema chiamato “Garbage Collection“. In questo modo la memoria utilizzata non viene perduta, ma nei momenti più critici la RAM si riduce a poco più che a un collo di bottiglia.
Posto che siate a conoscenza del modo in cui Android gestisce la RAM, dunque, non dovrebbero più esserci dubbi sul fatto che il Sistema Operativo di Google sia un vero e proprio Aspira-RAM, che non perde occasione per mostrare agli utenti tutta la passione che mette nel prosciugare la Memoria ad Accesso Casuale dei dispositivi Android, anche di fascia alta. Non è dunque una sorpresa che un Samsung Galaxy possa montare fino a 3GB di RAM, come non dovrebbe essere neanche una sorpresa il fatto che, nei momenti più concitati, anche un Hardware così potente possa balbettare un po’, deludendo le aspettative di molti utenti.
Altra faccenda è un dispositivo che monta Windows Phone, il Sistema Operativo Mobile studiato e ideato da Microsoft in persona. Windows Phone “congela” le applicazioni in Background quando non vengono utilizzate, consentendo all’utente di utilizzare sempre la stessa porzione di RAM senza sovraccaricarla. Il Centro Notifiche è l’unico mezzo che consente a Windows Phone di far comunicare le App direttamente con il Sistema, ed è per questo che anche un dispositivo con soli 512MB di RAM, modello Budget, può risultare molto più performante di un qualunque dispositivo Android racchiuso nella stessa fascia.
iOS è un’altra storia ancora. Il Sistema Operativo di Casa Apple gestisce la memoria in maniera simile a quanto accade su Windows Phone, “disattivando” le App in Background nel momento stesso in cui viene premuto il tasto Home. La loro presenza nella “coda delle App”, quando il tasto Home viene pressato due volte, indica soltanto la loro capacità di essere “ripescate” istantaneamente, perché la memoria ha sapientemente tenuto alcune tracce dell’App chiusa fino a pochi momenti fa. Mantenere tali App in coda, tuttavia, influisce molto poco sulle prestazioni del Sistema.
Per questo motivo, iOS non richiede un grande quantitativo di RAM: anche 1GB può essere perfettamente sufficiente per il corretto funzionamento del Sistema… Su iOS 8.
L’Arrivo di iOS 9
Più di un Editoriale è stato realizzato su queste pagine sulle ultime tendenze di Apple in campo economico. Che l’opinione dei vari autori si possa appoggiare o meno, non si può negare che un dispositivo che, fino a un anno fa, era in grado di far scorrere perfettamente iOS 7, oggi possa avere qualche difficoltà a far funzionare iOS 8 allo stesso modo… E, tuttavia, il passaggio ad iOS 8 è più che consigliato dalla Apple stessa, che nel frattempo si occupa di lavorare a dispositivi mobile sempre più potenti. Ma 1GB di RAM, di questo passo, sarà sufficiente anche per i prossimi anni?
La risposta è controversa ed è tutt’ora aperta ad eventuali opinioni. I punti da tenere in considerazione, in fondo, sono ben lontani dall’esser pochi: iOS (8, si intende) è ideato in modo tale che 1GB di RAM sia più che sufficiente al corretto funzionamento del Sistema. Non dimentichiamo che la Casa di Cupertino ha il vantaggio di produrre sia Hardware che Software nelle sue sedi, cioè sia Smartphone (e Computer) che Sistemi Operativi.
Apple ha dunque la possibilità di lavorare su dispositivi interamente pensati e ideati per far funzionare i Sistemi Operativi dell’azienda, a differenza di Samsung che produce dispositivi per un Sistema Operativo che è un po’ la donna dai facili costumi di turno alla portata di tutti i maggiori produttori di Hardware sul mercato (HTC, Huawei, LG etc) e che è dunque ottimizzato per funzionare alla meno peggio su un po’ tutti i dispositivi, ciascuno con le proprie variazioni (si vedano per esempio i cambiamenti di interfaccia tra un dispositivo Sony e un Samsung Galaxy).
In breve, Android ha lo svantaggio di dover girare praticamente su tutti gli Smartphone non abbracciati né da Microsoft né da Apple, dunque su una larghissima fetta del mercato mondiale; 3GB di RAM possono sembrare molti a un utente che utilizza iOS, ma possono apparire come poco più che sufficienti a un utente che utilizza un dispositivo Android di fascia medio-alta. Gli Smartphone, per una volta, fanno parte di uno di quei pochi casi in cui la RAM non fa particolarmente la differenza tra un dispositivo e un altro, differenza evidenziata, piuttosto, dal Sistema Operativo e dal modo in cui tale memoria viene gestita.
Ecco dunque che un iPhone 6 si ritrova a girare perfettamente con soltanto 1GB di RAM, anche quando la memoria è ridotta alle dimensioni di un seme di anguria… E ciò avviene semplicemente perché sono i dispositivi stessi ad essere ottimizzati per non balbettare mai, conosciuti e realizzati dalla stessa azienda che ne produce il Software.
Dall’altro lato, tuttavia, c’è la faccenda del “Killer di Hardware“, di cui si è parlato in questa sede già diversi mesi fa: ogni nuova versione di iOS introduce cambiamenti al codice e al Sistema che fanno in modo che i dispositivi più vecchi inizino a balbettare sempre più ad ogni cambiamento del firmware. E non esiste, effettivamente, alcuna garanzia che l’arrivo di iOS 9 possa migliorare le cose, anzi: a vedere ciò che è accaduto in passato, non è da escludere che la Casa di Cupertino inizi a lavorare su dispositivi con una RAM più capiente, e non è – di conseguenza – da escludere che iOS 9 stesso possa essere molto più pretenzioso in termini di Hardware.
In altre parole, tenete ben salde le mani sui vostri portafogli, amici miei; con Apple non si sa mai quando il nostro Hardware potrà aver bisogno di un aggiornamento massiccio.
Il Problema Mobile
L’inconveniente dell’aggiornamento Hardware, tuttavia (anche nel caso di Apple), si verifica soltanto quando a entrare in gioco sono i dispositivi Mobile, come iPad e iPhone. Il mercato Mobile è in continuo aggiornamento di anno in anno, con sempre nuovi dispositivi che cercano di soppiantare quelli più vecchi; ciò non accade nel mercato dei Computer, un caso in cui la Legge di Moore, per fortuna, si applica ancora; e Apple non sfugge alla regola.
Sarà probabilmente una questione di utenza; il mercato PC, in fondo, ha potenzialmente molti meno utenti del mercato Mobile, oggigiorno. Le aziende non si occupano di aggiornare l’Hardware troppo spesso perché, sostanzialmente, il grosso dell’utenza si è spostato sugli Smartphone e sui Tablet.
E come dar loro torto? Tutto sommato, è più pratico tenere un computer in mano che sulla propria scrivania.
Dunque?
Dunque la domanda non è certamente di facile risposta. 1GB di RAM oggi, su iOS, potrebbe valere la metà di 1GB di RAM domani, ma dipende tutto esclusivamente dal modo in cui Apple deciderà di strutturare le prossime versioni del suo Sistema Operativo… E da come deciderà di strutturare l’accoppiata Hardware-Software nel prossimo futuro. In breve, non possiamo aver certezza che un iPhone 6 non diventi obsoleto già a partire da iOS 9… Ma l’intera faccenda rientrerebbe in un’ottica estremamente pessimista e drastica, un’ottica che, in fondo, neanche Apple, con la sua nuova politica del “Think Business“, potrebbe mai (si spera) prevedere per i propri utenti.
Se mi venisse posta la stessa domanda su un futuro con iOS 10, tuttavia, è possibile che la mia risposta possa essere un tantino diversa.
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