Storielle per andare all’asilo: il bambino che ha perso la mano nel cappotto.

Da Babbonline @babbonline
Certe mattine è dura alzarsi dal letto. Per tutti. Nonostante ci si alzi per andare all’asilo dove si potrà giocare con i propri amichetti e cantare le canzoni. Ma forse quello è l’asilo visto con gli occhi di un adulto che deve andare a lavoro. Se ci andassimo noi, scopriremmo che l’asilo non è un parco giochi. Ci si diverte ma non per tutto il tempo, ci sono regole da seguire. Non tutti i bambini sono simpatici, anzi qualcuno è proprio antipatico. Addirittura c’è chi ti dà le botte, le spinte e chi ti prende il giocattolo dalle mani. Sarebbe meglio andarci verso le dieci, dopo essersi svegliati da soli. Sarebbe tutta un’altra storia. Adesso che arriva il freddo sotto il piumone si sta veramente bene.In quelle mattine, nelle quali è dura alzarsi dal letto ma bisogna farlo, una volta alzati diventa molto probabile, quasi certo, dare il peggio di sé per fare qualsiasi cosa. Lavarsi, vestirsi e fare colazione. Sembra quasi una ritorsione. Tu mi hai svegliato ed io mi vendico
Ieri è stata una di quelle mattine. Dall’aprire gli occhi al mettersi il giacchetto per uscire.
Dopo aver consumato tutta la pazienza tra la sua camerina e il bagno, prima di uscire è arrivata l’ennesima sfida di mia figlia con il suo “no” al momento di mettersi il giacchetto. Di fuori mi aspettava una giornata di pioggia quasi torrenziale. Così ho preso tempo e le ho detto “Intanto mi metto il mio”.Come uno dei lampi del temporale che ci aspettava fuori, d’improvviso ho iniziato a inventarle una storia.“Lo sai che una volta un bambino che si è messo il cappotto ha perso una mano dentro?” E mentre infilavo la manica il mio cappotto le facevo vedere che la mia mano usciva. “I genitori cercavano e cercavano ma non riuscivano a trovarla. Né dentro il taschino, né caduta per terra.”Lei ha iniziato a sorridere. “Vediamo se riesci a metterti il giacchetto senza perdere le tue mani perché dobbiamo andare all’asilo e ti serviranno tutte e due.”Così ha preso il suo giacchetto e l’ha indossato, quasi divertendosi, senza fare capricci.Abbiamo trovato anche il nome, rigorosamente in rima… Adriano, il bambino che aveva perso la mano.Chissà forse la mia fantasia è ancora allenata dalle letture di Gianni Rodari di tanti anni fa.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Mia figlia, giovane Gianni Rodari

    Durante la fase sempre combattuta che la separa dal sonno, qualche sera fa, nell’ennesima trovata per allungare i tempi di veglia, mia figlia ha iniziato a... Leggere il seguito

    Il 08 maggio 2014 da   Babbonline
    BAMBINI, FAMIGLIA
  • Libri

    Eleonora si è fatta prestare da nonna Eivor il primo libro di Harry Potter che vuole iniziare a leggere nei prossimi giorni. Gli ultimi della serie non mi... Leggere il seguito

    Il 23 aprile 2014 da   Stefanod
    BAMBINI, FAMIGLIA
  • Il malatino

    Cara Lilli,da ieri il monello di casa ha la febbre. Un bel febbrone direi, visto che ieri pomeriggio il termometro segnava 39,2! Oggi va un pò meglio, poco fa... Leggere il seguito

    Il 30 gennaio 2014 da   Marisnew
    FAMIGLIA, LIBRI, TALENTI
  • L'Epifania...

    Tutte le feste si porta via. Giornata iniziata con Eleonora e Sofia contentissime che la Befana sia passata anche da loro (in Svezia non esiste, ma visto che... Leggere il seguito

    Il 06 gennaio 2014 da   Stefanod
    BAMBINI, FAMIGLIA
  • Sofia cosmopolita

    Stasera, al momento della favola della buonanotte per Sofia. Dalla libreria ho preso "Favole lunghe un sorriso", di Gianni Rodari. Mentre leggiamo qualche stori... Leggere il seguito

    Il 25 settembre 2013 da   Stefanod
    BAMBINI, TALENTI
  • Due libri per insegnare a narrare scrivendo

    Continua la mia segnalazione di libri utili, soprattutto ad inizio scuola. Due libri per insegnare a scrivere ai bambini di Luisa Mattia, autrice di testi... Leggere il seguito

    Il 09 settembre 2013 da   Rossellagrenci
    BAMBINI, FAMIGLIA, SCUOLA