Il World Wide Web è il posto più democratico che ci sia al mondo, il luogo dove la libera espressione delle idee fa nascere praticamente dal nulla colossi della comunicazione, una realtà consolidata nella quale anche il più sfigato e bistrattato dei nerd può ritrovarsi a capo di aziende dal fatturato annuo plurimilionario.
La caratteristica più interessante del web è quella di poter essere pensato e quindi adattato ai proprio scopi, alle proprie esigenze o, nel caso più filantropico, a quelle di milioni e milioni di persone.
Quest’ultima cosa è proprio quello che ha fatto un gruppo di esperti programmatori di informatica provenienti da Argentina, Polonia e Norvegia: pensare un web omogeneo in cui tutto è a portata di vista e quindi di click con il progetto StormDriver.
Una immensa piazza virtuale come come social network si sono proposti di diventare, fallendo nel tentativo. Un web in cui si saltano a piè pari quelle fastidiose procedure di registrazione e login che stressano oltremodo l’internauta annoiandolo, un ambiente unico in cui interagire con tutto quello che vi si trova in maniera facile ed immediata; passare da un social ad un altro, leggere le mail da più caselle di posta elettronica, commentare nei blog e nei siti senza mettere alcuna password.
StormDriver, il progetto del team multietnico di sviluppatori funzionerà come una grande applicazione che registrerà le nostre abitudini virtuali mettendoci a disposizione i siti internet e i blog che frequentiamo più spesso attraverso un’interfaccia completamente personalizzabile e adattabile quindi alle proprie personali esigenze attraverso la quale sarà possibile tener d’occhio tutti i nostri contatti sociali, leggere i messaggi, le mail e le notifiche senza installare alcun plugin o sottoporsi ad alcuna procedura di iscrizione.
Quello che cambia è l’idea di fondo del sistema sociale: non è più un portale o un sito ad occuparsi dell’interazione tra gli utenti ma è la rete stessa, il web, a diventare un enorme pannello di controllo per le interazioni sociali permettendo al singolo utente di essere costantemente informato circa l’operato dei propri amici e consentendogli attraverso l’uso di particolari algoritmi di controllo, di visualizzare e tenere in considerazione tutte le notizie e le discussioni che più gli interessano.
Il risvolto della medaglia, però, riguarda come al solito la privacy. Queste masse di dati sensibili che StormDriver manipolerà per rendere la rete più adatta a ciascuno di noi rappresentano, in fondo, immani masse di denaro che circolano liberamente per il web e che sono alla portata di tutti. Quanto tempo passerà prima che qualche malintenzionato si decida a “fare un prelievo“?
Per rispondere a questa domanda non ci resta che aspettare nuove novità sullo stadio dello sviluppo del progetto S
tormDriver che in questi giorni è disponibile in versione dimostrativa alpha accessibile solo per invito dopo aver sottoscritto la newsletter a questo indirizzo.
Per altre informazioni, curiosità o semplicemente per tenersi aggiornati sull’evoluzione del progetto vi rimando al blog ufficiale.