Story Review: Animal Kingdom (2010)

Creato il 28 aprile 2012 da Kurtelling

C’è una costante, un elemento stilistico, che si può riscontrare in molte arti quali la Musica, la Pittura ed il Cinema: il contrasto. In Animal Kingdom, il regista David Michôd, riesce ad esprimere con grande cura e delicatezza, la torbida storia della famiglia Cody, evidenziando con maestria i contrasti da situazioni estremamente drammatiche e la vuotezza dello stato d’animo di colui che le vive, il tutto viene espresso da una splendida colonna sonora ed un abile gioco di regia.

Le vicende del film sono collegate ad un fatto realmente accaduto. Joshua va a vivere dalla nonna, alla morte di sua madre, insieme ai suoi tre zii. Tra la famiglia Cody e la polizia và avanti una disputa ormai da tempo, Nathan Leckie cerca di incastrare i tre ormai da tempo, e loro cercano di sfuggire dalle accuse sulle loro numerose malefatte, dallo spaccio di droga alle conseguenti rapine. Da qui il riferimento al regno animale, la famiglia Cody, così come la famiglia di leoni ritratta nell’immagine con cui si apre il film, è un branco che lotta per la sua sopravvivenza e la supremazia, e Janine, la nonna, interpretata da una straordinaria Jackie Weaver, matriarca e vero capobranco agisce al disopra del figlio, capofamiglia, Andrew, anche lui interpretato da un fantastico Ben Mendelsohn.

David Michôd firma anche la sceneggiatura del film, fluida ed estremamente realista, non vuole romanzare una storia del genere, il suo unico obiettivo è inquadrare l’animo di ogni personaggio nella sua istintività. Su tutto il cast Jackie Weaver risalta, rende alla perfezione il personaggio, si trasforma in un inquietante figura, perfetta in ogni sua espressione e movimento, non per nulla nominata all’Oscar proprio in quell’anno. La regia riesce a dirigere a pieno ogni attore ed a  catturare i silenzi e i contrasti, in scene come una delle tante retate della polizia, una colonna sonora delicata e pulita, i volti catturati in vicinanza per cogliere ogni emozione dell’attore, l’atmosfera torbida, cupa e a volte anche claustrofobica della vita dei Cody.

Animal Kingdom è un film semplice ma efficace, pieno di stile, dal cast assolutamente azzeccato. Il paragone tra David Michôd e Scorsese fatto da molti critici, calza a pennello, il regista in questione però ha di più un realismo senza fronzoli, forse più sincero, ed uno stile sicuramente più dark. L’ovvio messaggio della sceneggiatura, e del titolo del film quindi, è semplicemente l’interrogativo tra la società umana e quella animale, non siamo tanto diversi poi, o forse peggiori.


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