St.Pauli antiomofobia   coreografia ad Amburgo

VITA TIFOSA (Amburgo). Chi se non i tifosi del St.Pauli, squadra che negli ultimi decenni si è guadagnata i galloni di squadra culto per tutti coloro che amano il pensiero alternativo, gli ideali di solidarietà, l’impegno nel sociale, avrebbe potuto raccogliere al volo il grido di dolore di Robbie Rogers che, tornato a parlare due mesi il suo coming out e il suo ritiro, ha affermato “l’omosessualità e il calcio non vanno d’accordo”.

In occasione dell’incontro casalingo con il Paderborn, i bucanieri di Amburgo hanno organizzato, insieme al network antifascista Alerta, una coreografia di solidarietà contro l’omofobia dilagante negli stadi con palloncini, striscioni arcobaleno e messaggi molto chiari. Il St.Pauli, peraltro, ha avuto dal 2002 al 2010 al timone della scoietà il primo presidente dichiaratamente omosessuale della storia del calcio tedesco, Corny Littmann. Il luogo giusto per partire in un cammino che, se si ascolta Rogers, rischia di essere molto, molto lungo.