da quanto di più selvatico qui si arma
di scaglie
e il tuo sguardo di terra
non pesca né estrae
altro che guasti frustoli, pattume di tuberi, da terra-
e lo stesso tuo orticiattolo clandestino (rubato al bosco)
ha del deforme, come la tua
corporatura che sfregia le superne norme:
bisnènt, me parènt : volutamente sbagliando
l’arguzia arcadica ti avrebbe individuato
come Satiro che va per Ninfe e adorabilmente
di cipria ti avrebbe sepolto e così soffiato-sù alla vigna
stellare dove regna Ciprigna e l’atmosfera folla
di degusta-pollini e spossa midolla [...]
(Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 - Conegliano, 18 ottobre 2011)