Quando fuori fa freddo e c'è la nebbia, cosa c'è meglio di un buono stracotto con la classica polenta, scalda il corpo e l'anima...se poi ci aggiungiamo un paio di bicchieri di vino rosso come si deve, il gioco è fatto!
Ho voluto prepararlo con la carne di asina, famosa per il suo gusto e la sua consistenza.
Effettivamente è risultata una vera prelibatezza, anche forse per merito del taglio, che mi ha consigliato il macellaio.
La ricetta è molto simile a quella di Daniela, uniche differenze: non ho steccato la carne con l'aglio, non ho continuato ad aggiungere vino dopo averlo sfumato e non ho aggiunto pomodoro.
La polenta l'ho servita in stampini, con il foro (piccole ciambelline), in modo da riempirlo con il sughetto!
Grazie Daniela, è stato un piacere cucinare insieme a te, appena rifarò lo stracotto con la carne di manzo (in quel caso di solito uso il cappello del prete), proverò la tua ricetta per filo e per segno!
Ingredienti per 4 persone
60g di pancetta
1 bicchiere di vino rosso corposo
4 cucchiai di olio evo
2 carote
2 canne di sedano
1 cipolla
2 spicchi di aglio
sale e pepe
pepe
100g di farina di mais
500ml di acqua
sale
Tritare le verdure e soffriggerle con olio evo (3 cucchiai circa) e la pancetta a cubetti possibilmente in una pentola di coccio.
Bagnare con il vino rosso, far evaporare l'alcol a fuoco alto, unire 2-3 mestoli di acqua calda e continuare la cottura per 2 ore a fuoco molto basso e con il coperchio. Aggiustare di sale
Ogni 30 minuti girare la carne evitando di forarla (usare un cucchiaio a punta piatta).
A cottura ultimata, togliere la carne e passare il fondo (verdure) al minipimer, operazione utile a rendere questa salsa di verdure emulsionata ai condimenti e ai succhi rilasciati dalla carne; se risultasse troppo liquida, far addensare a fuoco alto per una decina di minuti, mescolando e facendo attenzione a non bruciarla.
Nel frattempo preparare la polenta come descritta qui.
A cottura ultimata dosarla negli stampini (dovranno essere bagnati e anche un goccio di acqua in più all'interno non guasta, anzi evita che la polenta si attacchi alle pareti). Attendere fino al raffreddamento, poi sformare.
Questa ricetta partecipa all'iniziativa Quanti modi di fare e rifare
e ricordo che il prossimo mese ci troveremo tutte a cucinare da Je Ale - Djallen del blog Il castello in giardino a cucinare Il pampepato di Ferrara,
vi aspettiamo!!!!