Strada dei Vini del Cantico

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La strada dei vini del Cantico


La Strada dei vini del Cantico prende spunto nel nome dal Cantico delle creature di Francesco d'Assisi, ed è infatti un'associazione che difende uno dei quattro itinerari enologici presenti oggi in Umbria. È nata nel 2002 per difendere e promuovere non solo i vini, ma anche la cultura, l'ambiente, la storia e le tradizioni dei comuni di Bettona, Assisi, Collazzone, Marsciano, Monte Castello di Vibo, Todi, Cannara, Fratta Todina, Massa Martana, Perugia, Torgiano e Spello.

Infatti non sono solo le cantine ad essere coinvolte negli itinerari, ma anche frantoi, ristoranti, bread & breakfast e molto altro. Per quel che riguarda l'enologia poi, l'itinerario coinvolge la DOCG del Torgiano Rosso Riserva e anche cinque DOC umbre, il Colli Perugini, il Todi, l'Assisi, il Torgiano e il Colli Martani.

La zona infatti produce vini molto rinomati da sempre, tanto che venne descritta da Plinio il Giovane nel I secolo a.C.

L'associazione promuove oggi pacchetti turistici sia individuali che di gruppo, con itinerari prestabiliti oppure anche da scegliere. Negli itinerari gli appassionati potranno non solo visitare le aziende agricole, ma anche città dalla grande storia, con prodotti enogastronomici ma anche ricche di artigiani, in particolare del legno.


Assisi


Assisi è certamente la più famosa nell'itinerario, e si staglia dentro le sue mura color rosa, ancora medioevale, e oggi centro culturale e religioso mondiale. Incredibili le opere d'arte conservate in città, con la Basilica di San Francesco che offre ai visitatori affreschi di Giotto e Cimabue e tante altre chiese, come quella di Santa Chiara, quella di San Pietro o la Cattedrale di San Rufino. Poi ci sono ancora le vestigia romane con il foro ed il museo, oppure la Rocca Maggiore o la piazza del Comune.

I prodotti della zona sono rinomati fin dall’antichità così come i vigneti, poi presi sotto l'ala protettrice dei padri benedettini. Assisi dal 1997 si avvale della denominazione DOC Assisi per produrre le sottodenominazioni Grechetto, bianco, rosso, rosato e novello.

A Maggio si organizza la Festa del Calendimaggio, una ricostruzione medievale delle grandi disfide che si vivevano in quel periodo storico, con la rivalità canora e musicale tra la Parte de Sopra e la Parte de Sotto.


Perugia


Percorrendo la Strada della collina detta anche Strada dei Santi, per i tanti beni culturali rreligiosi tra cui Sant’Elena, Sant’Enea, San Fortunato, San Martino in Colle, si potra partecipare alla Festa del vino e delle castagne. A San Martino Delfico potrete visitare la bellissima villa Alfani Silvestri del Settecento. Nella zona troverete anche San Martino in Campo, dove visitare l'ex residenza dei Donini ma anche l’Oratorio della Madonnuccia. La zona fatta di colline assolate produce vini fin dall'epoca etrusca, oggi sotto la denominazione dei Colli Perugini che sfrutta il Grechetto, il Trebbiano e il Sangiovese locali spesso mescolati allo Chardonnay e al Merlot. L'itinerario si conclude a Perugia, città universitaria e internazionale, storica e artistica. Qui troverete un secolare monastero con il Giardino medievale della Facoltà di Agraria. Il centro è un groviglio di stradine da visitare, con varie opere d'arte.


Torgiano


Torgiano è sicuramente una delle eccellenze enogastronomiche nazionali oltre ad essere una città antica di origine etrusca, con l'antico popolo che ne bonificò le paludi del Lago Tiberino per costruire i primi insediamenti. Ma fu Perugia che il 9 marzo del 1274 decise di rifondare il Castrum Torsciani più volte saccheggiato nel corso del Cinquecento. Ai primi del Novecento venne notevolmente potenziata l'ativita agricola, con i risultati che oggi conosciamo, grazie al pregiato Torgiano Riserva e all'ottimo olio.

In città si può visitare l’Oratorio della Misericordia, la Pieve di San Bartolomeo, il Palazzo Comunale, il seicentesco Palazzo Graziani Baglioni che ospita il Museo del Vino, l’Oratorio di Sant’Antonio con una Madonna con Bambino di Domenico Alfani, allievo di Raffaello. Ma la città ospita anche il Museo dell’Olivo e dell’Olio, quello dell'Arte Ceramica Contemporanea con la Collezione delle Vaselle d’Autore per il Vino Novello e poi una galleria dello scultore Nino Caruso. Infine, fuori città, non perdete la Torre Baglioni, di epoca medievale.


Strada dei Vini del Cantico: Le altre cittadine

Tra le numerose città degli itinerari spicca Todi, storica e piena di arte, come il tempio di S.Maria della Consolazione o l'antico convento di Montesanto del Cinquecento. Visitate anche il tempio di S. Fortunato. Poi vi sono le storiche Biblioteche comunali e l'Archivio, il chiostro del Quattrocento di Piazza Pignattara e la Rocca.

Spello è una bellissima cittadina del monte Subasio, di origine romana con splendidi vicoli costellati di botteghe artigiane. Il panorama ambientale è da mozzafiato, così come i tanti profumi di fiori bianchi che ammantano la città. L’estate si organizzano spettacoli musicali e teatrali e la compagna si perde tra gli ulivi e i vigneti. Il pittore di riferimento a Spello è il Pinturicchio ma vi sono anche numerosi dipinti del Perugino. Poi perdetevi nelle altre cittadine dell'itinerario, nei loro profumi e nelle loro tradizioni enogastronomiche.




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