« Ospite di una diabolica tv lombarda :-)
“Strada di un clown” di e con Vladimir Olshansky – La recensione
Di magodarus
Immaginate di trovarvi di fronte un uomo che in quel momento si potrebbe definire un’entità superiore in grado, con un’espressione del viso, con un gesto del braccio o con un’azione incompiuta, di trasmettervi un sorriso, un messaggio, uno stato d’animo.
Quest’uomo è Vladimir Olshansky, (tra le altre cose, Guest star del Cirque du Soleil e tra i creatori di Soccorso Clown) ed il suo spettacolo “Strada di un clown“.
Difficile rendere l’idea di ciò cui si vede perchè descrivere ciò cui si assiste, è come descrivere un sogno a chi non l’ha vissuto direttamente. Per quanto ci si sforzi, manca sempre una dimensione e il tutto è sempre una ridutio.
Comunque ci provo.
Il quadro scenico nelle varie sequenze, rimane sempre molto semplice. C’e’ Vladimir con la sua postura, i suoi cappelli e qualche oggetto (una sedia, uno strumento musicale, una padella) e poi la sua arte mimica che crea dal nulla le più svariate situazioni:
il generale che ordina ai soldati di guerreggiare mentre uno ad uno vengono abbattuti fino a lasciarlo solo, l’indeciso che non riesce a definire con quale mano cibarsi e rimane digiuno, la vittima delle convenzioni che non puo’ uscire da un luogo nè entrare in un altro fino ad invecchiare…insomma, c’è di che non annoiarsi, e cosa non da poco, sempre con sorriso e cervello in funzione.
Entrando nella tecnica scenica, ho notato in Vladimir un’accuratezza dei movimenti ed uno studio della drammaturgia non comune. Il risultato è che ognuno dei suoi spettatori si sente coinvolto in prima persona avendo ricevuto uno sguardo, un sorriso o un gesto direttamente dal protagonista. Notelvole anche il connubbio con la musica ed i rumori di scena.
Ringrazio per la segnalazione dello spettacolo, l’amico e artista GREY, mimo metropolitano e cittadino del mondo.
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