Strage a Kunming: Cina sotto shock

Creato il 04 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
mar 4, 2014    Scritto da Adriana Bianco    Asia, Attualità, Mondo 0

Strage a Kunming: Cina sotto shock

Domenica sera, la stazione ferroviaria di Kunming, una delle più grandi nel sud Ovest della Cina, si è trasformata in un bagno di sangue.

Liu Chen, uno studente di 19 anni, si trovava nella stazione per comprare dei biglietti quando è cominciato l’attacco. “All’inizio ho pensato fosse solo una rissa, ma poi ho visto il sangue e persone urlare e mi sono messo a correre”.

Un gruppo di uomini e donne armati con coltelli è entrato nella stazione verso le nove e mezzo di sera e ha cominciato a pugnalare chiunque gli si parasse di fronte, lasciando almeno una trentina di morti e più di 130 feriti. Quattro degli attentatori, tre uomini e una donna, sono stati uccisi dalla polizia sul luogo del delitto, mente un’altra donna sospettata, è stata arrestata.

Le autorità cinesi definiscono la strage un attentato terroristico e attribuiscono il gesto al gruppo secessionista di Xinjiang, una regione autonoma all’estremo ovest della Cina. Questa zona ospita una minoranza islamica chiamata Uighurs, un popolo di origine turca che da tempo è in conflitto contro il regime per protestare contro norme e restrizioni definite discriminatorie e oppressive verso il loro popolo.

Il tempismo dell’attentato non è casuale, anzi sembra proprio che il gruppo volesse lanciare un messaggio forte e chiaro al governo centrale di Pechino. La strage , infatti, si è svolta proprio a pochi giorni dalla sessione parlamentare annuale del Congresso Nazionale del Popolo, nella cui agenda la sicurezza interna del paese è stata messa in cima alle priorità. Il clima politico a ridosso di questo congresso è sempre molto teso, con il governo impegnato a rassicurare delegati da tutto il paese sulla situazione interna del governo, ma questo attentato ha diretto i riflettori proprio nelle zone d’ombra che il partito avrebbe preferito evitare di affrontare.
Il consiglio di sicurezza dell’ONU ha condannato l’attacco nel modo più deciso e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha definito “terribile” ciò che è avvenuto Domenica” e ha aggiunto “Non c’è alcuna giustificazione per l’uccisione di civili innocenti”.


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