È strage a Baghdad. Un attentato di matrice terroristica ha infatti provocato la morte di 35 persone e il ferimento di 56 persone. Nel giorno di Natale, nel quartiere meridionale di Dora, sede di una piccola comunità cristiana, due bombe sono esplose improvvisamente, facendo una strage. La polizia aveva inizialmente parlato di un attentato avente come obiettivo la chiesa del quartiere, ma successivamente la notizia è stata smentita con l’individuazione, come obiettivo dei terroristi, del mercato di Athorien.
All’inizio di era pensato proprio ad una delle tante stragi che colpiscono le comunità cristiane nel mondo, specialmente nei giorni delle maggiori festività, ma la notizia è stata smentita anche dalle autorità religiose del luogo, con il parroco di Dora che ha confermato come la sua chiesa non sia stata oggetto di attacchi.
Il ministero dell’interno iracheno aveva diramato negli scorsi giorni un’allerta attentati, sottolineando come proprio la zona di Dora, dove convivono sia musulmani che la comunità cristiana, fosse un obiettivo possibile per una strage, in particolare la zona del mercato. Proprio in questo periodo le forse di sicurezza irachene stanno effettuando rastrellamenti nel deserto occidentale del paese alla ricerca di militanti legati ad Al Quaeda,
La stagione di stragi in Iraq è particolarmente cruenta da quando, cinque anni fa, è salita alla guida del paese la frangia sciita del primo ministro Nurial-Maliki. A lui si sono contrapposti da subito i militanti sunniti legati ad Al Quaeda, che con decine di attentati e altrettante stragi ha provocato negli anni migliaia di vittime.
Le vittime delle stragi a sfondo religioso in Iraq, durante tutto il 2013, secondo l’agenzia Afp, sono state 6650.