Strage rapido 904: Totò Riina fu mandante. Cassazione convalida arresto.

Di conseguenza la misura emessa nell'aprile 2011 dal gip del Tribunale partenopeo Carlo Modestino è valida ed è stata immediatamente rinotificata al boss che sta scontando vari ergastoli in regime di 41 bis. 
Il Padrino è coinvolto nell'inchiesta sulla strage del treno rapido 904, che fu fatto saltare in aria il 23 dicembre 1984 sulla tratta Napoli-Milano all'altezza di San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, costò la vita a 16 persone. Secondo la ricostruzione dei pm Paolo Itri e Sergio Amato, basata sulle dichiarazioni di diversi pentiti, il mandante fu Riina, che intendeva fare apparire l'attentato come un fatto politico allo scopo di sviare l'attenzione dello Stato dalle attività della mafia. 
L'episodio, in particolare, aveva lo scopo di condizionare gli esiti del maxi processo a Cosa Nostra. L'esplosivo adoperato per il treno, è emerso dalle indagini, è dello stesso tipo di quello usato nella strage di via D'Amelio.