Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 147'
La trama (con parole mie): siamo a Compton, un sobborgo degradato di Los Angeles, nell'ottantasei quando la Storia del Rap cambia radicalmente. Da quelle strade sempre in bilico tra droga, polizia, scontri razziali e morti ammazzati dalle quali è difficile fuggire, un gruppo di giovani più o meno legati alla criminalità decide di sfruttare la musica per evitare di finire per essere solo statistiche di cronaca nera.Mossi dalla mente organizzata e dagli stimoli di Andre "Dr. Dre" Young, Eazy-E, Ice Cube, DJ Yella e MC Ren fondano gli NWA, che diventano prima un fenomeno cult locale, e dunque, spinti dal manager Jerry Heller, una nuova sensazione musicale in tutti gli States, arrivando perfino a sfidare il potere costituito dalle forze dell'ordine, di fatto stabilendo gli standard per tutti quelli che, da quel momento, verranno considerati gangsta-rapper. Ma l'impero che gli NWA costruiscono a partire dall'amicizia finisce presto per crollare schiacciato dal denaro e dalla fiducia destinata a scemare, lanciando le carriere da solisti di Dre e Ice Cube e portando Eazy-E sempre più vicino a Heller.La storia di un gruppo che ha fatto la Storia della Musica.
Ricordo bene la voracità musicale degli anni passati come commesso da Virgin, tempi in cui, come fu per il Cinema, cercai di costruire le basi più solide possibili per la mia cultura musicale, senza sapere che, soltanto qualche anno dopo, mi sarei divertito molto più con tamarri sguaiati e simili piuttosto che con pietre miliari e proposte autoriali: risale a quel periodo anche il mio amore per il rap, che passa dai Beastie Boys ai Public Enemy, senza dimenticare i Cypress Hill - forse il loro Black Sunday è il mio disco di genere preferito in assoluto -, Notorius e, ovviamente, gli NWA.
La compagnia di Eazy E, Dre e Ice Cube mi colpì dritta allo stomaco dal primo ascolto: tosti, duri, senza mezze misure, tamarri e prodotti di un ambiente difficile giunti al successo e, di fatto, bruciatisi - come gruppo - in un tempo davvero troppo breve.
Personalmente, attendevo con trepidazione la trasposizione cinematografica dedicata alla loro parabola dal ghetto ai grandi palcoscenici ed alla fama internazionale, nonostante fosse stato annunciato che la stessa sarebbe stata firmata dal mediocre F. Gary Gray, già dietro la macchina da presa del dal sottoscritto detestato Giustizia privata di qualche anno fa.
Il risultato è stato un solido film tosto e con due discrete palle, dalla colonna sonora favolosa - del resto, gli NWA spaccavano davvero il culo -, la ricostruzione anni ottanta/novanta ottima, un gruppo di attori selezionati con grande cura- O'Shea Jackson Jr, che interpreta Ice Cube, è impressionante per somiglianza con il cantante ed attore - ed una giusta importanza data alla figura di Dre, il vero e proprio cervello dietro la costruzione del fenomeno che furono i Niggaz With Attitude.
Certo, senza dubbio il risultato finale risulta forse un pò troppo patinato e nel rispetto delle regole della grande distribuzione - non credo sia un caso che dietro l'operazione ci sia il colosso Universal e che negli States abbia fatto il botto al botteghino, in barba alla pochezza culturale del Bel Paese, che l'ha fondamentalmente snobbato -, eppure finisce per risultare intenso ed interessante per tutti i suoi quasi centocinquanta minuti di durata, alternando riscatto sociale, grandissima musica ed una sensibilizzazione legata agli anni del tristemente famoso pestaggio subito da Rodney King, che ispirò cantautori - Ben Harper su tutti - e fu la scintilla per le rivolte razziali che seguirono il primo processo agli agenti colpevoli nell'ormai lontano novantadue.
Di fatto, comunque, l'aspetto più interessante ad essere mostrato è quello legato all'importanza ed alle insidie dei ruoli di manager e produttore all'interno del processo creativo ed economico del mondo delle sette note: le figure di Dre e Jerry Heller, in questo senso, sono indicative, e decisamente più efficaci delle fugaci apparizioni a sensazione di figure come Snoop Dogg o Tupac, entrambi "creature", almeno agli esordi, dello stesso Dre, ed ugualmente forse più noti del loro stesso mentore, come sarebbe accaduto qualche anno dopo con Eminem.
Un film, dunque, buono ma non grande come avrebbe potuto essere, da un certo punto di vista simile al gruppo del quale racconta la storia: in fondo, se non fossero implosi a seguito di problemi legati a soldi e rivalità, gli NWA avrebbero potuto aspirare ad un posto anche più importante di quello che hanno nel mondo musicale, ed ora sarebbero ricordati non solo dagli appassionati e dagli addetti ai lavori, ma anche da chi li vede solo come i precursori della figura del "gangsta" o dagli ascoltatori occasionali.
Ad ogni modo, se non conoscete la loro storia o il mondo del rap, la musica o le gesta degli NWA, questo film e soprattutto i dischi della straordinaria band californiana continueranno ad essere un'ottima scintilla per appiccare un incendio, ed anche tra un paio di secoli, quando tutto parrà morto e sepolto, brani come Fuck the police - notevole la sequenza dedicata all'arresto dei membri del gruppo a Detroit - o Straight Outta Compton continueranno a lasciare il segno, ed ispirare qualunque ragazzo con la rabbia veicolata in modo costruttivo così da tenere la testa sempre alta e la voglia di esprimere la propria libertà - ed identità - oltre ogni misura.
MrFord
"Niggaz start to mumble, they wanna rumble
mix em and cook em in a pot like gumbo
goin off on a motherfucker like that
with a gat that's pointed at yo ass."NWA - "Straight Outta Compton" -