Un'avventura grafica a episodi dall'anima hipster
Max e Chloe non potrebbero essere più diverse. Max è timida e introversa, studia fotografia alla Blackwell Accademy ed è appena tornata nella cittadina natale di Arcadia Bay dopo cinque anni spesi con i genitori nella metropoli Seattle. Chloe sembra non aver mai messo piede fuori dalla bella baia che si affaccia sulle spiagge e il mare dell'Oregon, ha perso il padre proprio nei giorni in cui Max, sua amica d'infanzia, si preparava a traslocare e da allora ha seguito il percorso che ogni ragazza ribelle segue nell'immaginario raccontato dai film americani, un rapporto conflittuale con il padre adottivo e qualche problema con la droga. L'atteso incontro sarà però imprevedibile e ben più esplosivo del previsto, con una pallottola che attraversa da parte a parte Chloe e Max che scopre di avere l'insolito potere di riavvolgere il tempo a piacimento. È l'inizio di Life is Strange, avventura grafica a episodi sviluppata da DontNod, noti soprattutto per Remeber Me, e prodotta da Square Enix. Abbiamo giocato il primo episodio, in uscita il 5 febbraio prossimo a 4.90 euro oppure a 19.90 euro per l'intera serie, in attesa di vedere cosa ci aspetta in quelli successivi, che verranno rilasciati uno ogni sei settimane.
twittalo! DontNod tenta la strada delle avventure grafiche con Life is Strange
Parola d’ordine: indie
Abbiamo giocato Life is Strange seduti su un letto in una stanza d'albergo di Stoccolma, con alcuni membri del team di sviluppo a pochi metri da noi. Ci hanno raccontato la genesi di un gioco che loro reputano a metà strada tra un progetto indipendente, sviluppato da un team di medie dimensioni senza alcun limite creativo, e una produzione tripla A, finanziata da un grande publisher come Square Enix. Ma ci hanno anche spiegato che l'ispirazione per Life is Strange, per i temi che tratta e i personaggi che popolano Arcadia Bay, vengono dal cinema e dalla musica indie americani. In effetti l'umanità che anima la Blackwell Accademy appartiene a quella borghesia di provincia ed è presentata con lo stesso realismo che potrebbe convincere la critica di un Sundance o di un Tribeca Film Festival qualsiasi.
Non solo ma soprattutto TellTale
DontNod ritiene Life is Strange il perfetto punto d'incontro tra le avventure grafiche di TellTale, Heavy Rain da cui per fortuna non permuta la presenza massiccia dei quick time event e il realismo di Gone Home. C'è un po' di tutti questi interessanti punti di riferimento: ci si muove attraverso gli ambienti tridimensionali liberamente, nonostante di fatto manchi totalmente qualsivoglia senso d'esplorazione, ma ha davvero anche molto in comune con la formula resa celebre da The Walking Dead e poi ripresa più volte negli ultimi anni da diversi protagonisti impegnati nello sviluppo delle avventure grafiche. Si prosegue di scena in scena senza mai bloccarsi davanti a ostacoli videoludici, allo sviluppatore non interessa mettere in difficoltà il giocatore quanto piuttosto portarlo per mano attraverso la storia raccontata.
Requisiti di Sistema PC
- Configurazione di Prova
- La macchina di gioco ci è stata fornita da Square Enix per la prova. Non abbiamo indicazioni relative alla configurazione.
- Requisiti Minimi
- Processore Dual Core 2.0GHz
- 2 GB RAM
- Scheda video ATI o NVidia 512 MB RAM
- 3 GB spazio disponibile
- Requisiti Consigliati
- Processore Dual Core 3.0GHz
- 2 GB RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 260 o ATI HD 4890
- 3 GB available space
Pro
- Splendida colonna sonora
- Personaggi ben caratterizzati
- Temi non comuni nel panorama videoludico
Contro
- Può risultare un po' pretenzioso
- La meccanica che permette di riavvolgere il tempo è poco incisiva (per ora)
- Questo primo capitolo finisce quando le cose si iniziano a fare interessanti