Strane coincidenze: esplode un bus di turisti israeliani

Creato il 18 luglio 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

E’di otto morti ed un numero imprecisato di feriti il bilancio provvisorio del presunto attentato kamikaze contro un autobus di turisti israeliani in Bulgaria, nei pressi della città di Burgas. E Israele se la prende con l’Iran…

Un aeroporto, l’aria di vacanza e i sorrisi, in bocca ancora il sapore del caffè allungato e dei pasti precotti che le compagnie aeree servono durante il volo. Poi, una volta a terra e saliti a bordo di tre autobus, inizia  il trasferimento in hotel e la speranza di una doccia rifocillante.

E invece l’ecatombe: un’esplosione  porta via con sé le vite di otto turisti israeliani, segna irreversibilmente quella di almeno altri trenta feriti e di tutti coloro che hanno assistito ai danni causati da quello che sembra essere un attentato terroristico.

La loro unica colpa è quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Perché oggi, per qualche volontà omicida contro ogni logica dell’appartenenza etnica e religiosa, non è giorno di vacanza ma giorno di sacrificio. Il sacrificio ultimo, quello irreversibile.

Le prime ricostruzioni infatti sembrano non avere dubbi in merito alla matrice terroristica dell’attentato. Uno dei tre autobus sembrerebbe aver preso fuoco a causa di un’esplosione, coinvolgendo nell’incendio anche altri veicoli vicini. L’aeroporto di Burgas è stato immediatamente chiuso e la zona isolata.

Intanto il premier Israeliano Bibi Netanhyau non perde l’occasione per scagliarsi contro l’Iran da dove sarebbe partita la cellula terroristica che ha materialmente realizzato l’attentato in Bulgaria.

Sarà certo solo un caso, ma questo attentato arriva appena qualche giorno dopo la promessa di un fronte comune contro la presunta potenza nucleare di Ahmadinejad, da parte di Israele e Stati Uniti, con le forze militari americane già pronte nel Golfo Persico con tutto il loro armamentario per invadere Teheran e distruggerne i siti nucleari che potrebbero astrattamente dotare di armi atomiche l’Iran. Proprio all’indomani dei proclami di Bill Clinton, che ha assicurato  che una simile ipotesi sarà impedita dagli Stati Uniti con tutti i mezzi in loro potere, arriva un casus belli che potrebbe scatenare scenari geopolitici da kolossal hollywoodiano.Sembrerebbe infatti che i sottomarini-droni siano già al largo del Golfo Persico

Il timore di un attacco si fa sempre più concreto, lo stesso ministro della difesa Ehud Barak ha rassicurato la popolazione israeliana sulla volontà del governo di assicurare alla giustizia i colpevoli del gesto.

Costi quel che costi. Anche il rischio di una guerra nucleare.


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