Le misteriose incisioni ritrovate a Gerusalemme
Gli archeologi israeliani hanno scoperto un complesso di camere scavate nella roccia nella parte più antica di Gerusalemme. Recentemente sono stati trovati dei segni: tre incisioni a forma di "V" tagliate una accanto all'altra sul pavimento di calcare di una delle stanze. Non sono stati ritrovati indizi che indichino l'identità di chi ha fatto queste incisioni, né gli archeologi hanno idea dei motivi per i quali sono stati incisi.Le incisioni sono state ritrovate in uno scavo chiamato "la città di Davide", condotto da archeologi israeliani e finanziati da un gruppo nazionalista ebraico. Lo scavo si trova sotto il quartiere palestinese di Silwan a Gerusalemme est. Il complesso di camere sono state ritrovate all'interno di una fortificazione che circondava l'unica fonte d'acqua naturale della città antica, la fonte di Gihon.
Probabilmente le misteriose incisioni sono state effettuate 2800 anni fa e potevano essere il punto di incastro di un qualche tipo di struttura in legno. Potevano anche essere incisioni rituali. Per ora, fino alla scoperta di nuovi e significativi indizi, tutto è possibile.
Segni del genere furono ritrovati da una spedizione guidata dall'esploratore britannico Montague Parker, che cercava i tesori perduti del Tempio di Gerusalemme tra il 1909 e il 1911. I segni ritrovati dalla spedizione di Parker erano in un canale sotterraneo non lontano dallo scavo odierno. Gli archeologi, però, non hanno ancora proceduto allo scavo in questa zona.
I resti di ceramica ritrovati nelle stanze hanno indicato agli studiosi che l'800 a.C. è stata quasi certamente l'ultima data in cui questi ambienti furono utilizzati. Gerusalemme, all'epoca, era sotto il dominio dei re della Giudea. Sembra che, all'epoca, queste misteriose stanze siano state riempite di macerie che dovevano servire a sostenere la costruzione di un muro difensivo
Lo scopo del complesso di stanze è parte dell'enigma da scoprire. Le mura hanno un andamento a linee rette ed i pavimenti portati a livello provano l'alta capacità tecnica ed ingegneristica dei costruttori. Inoltre le stanze si trovavano nei pressi del luogo più importante di Gerusalemme, la sorgente Gihon e, probabilmente, la loro funzione era legata proprio a questa sorgente.
Un unico reperto è stato ritrovato in una stanza accanto a quella recante i misteriosi segni a "V". Si tratta di una pietra, quasi un segnacolo tombale, lasciata in posizione verticale quando la stanza fu riempita di detriti. Tali pietre erano usualmente utilizzate, in Medio Oriente, come altari rituali o segnacoli per gli antenati defunti. Probabilmente si tratta di un relitto dei culti pagani che gli ebrei cercavano di sradicare dalla terra d'Israele. Questo non significa necessariamente che le stanze fossero parte di un tempio pagano. Probabilmente la pietra ritrovata ancora in piedi era stata collocata in un angolo ed era dedicata ad una pratica religiosa rimasta ancora in vita all'epoca dei profeti d'Israele.