Dalla collaborazione di Square-Enix e Mediatonic arriva su Android e iOS uno strategico a turni a metà tra oriente e occidente
"In Giappone i riconoscimenti alla carriera vengono dati quando è arrivato il momento di andare in pensione... beh io non ho ancora intenzione di ritirarmi". Lo ha detto Hironobu Sakaguchi mentre proprio in questi giorni ritirava il suo premio ai Game Developers Choice Awards.
Dopotutto il fondatore di Mistwalker ha da qualche mese messo la firma su uno dei migliori strategici free-to-play per smartphone, sebbene per qualche assurdo motivo Terra Battle non sia ancora disponibile in Italia. Ecco, giocando Heavenstrike Rivals non è facile non pensare all'impronta che Sakaguchi ha lasciato (e continua a lasciare) negli anni. Pur essendo pubblicato da Square-Enix, questo mix di JRPG e strategia a turni è frutto di una collaborazione a cavallo tra due continenti. Da un lato c'è Mediatonic, un team di sviluppo inglese composto in gran parte da appassionati di Final Fantasy e Dragon Quest. Dall'altra c'è proprio la compagnia di Tokyo, che oltre a pubblicare il gioco ha contribuito a influenzarne il design e l'estetica grazie alla partecipazione di alcuni nomi noti.
Gioco di carte, RPG o Strategico?
L'obiettivo di questa collaborazione tra il team di sviluppo inglese e il colosso nipponico è stato chiarito fin da subito dai due responsabili del progetto, Paul Croft e Masanori Ichikawa: realizzare un'esperienza originale, dalle forti influenze occidentali per quanto riguarda il gameplay, ma caratterizzata da estetiche ed elementi che lo rendessero molto appetibile anche in Giappone. Heavenstrike Rivals riesce con successo nell'impresa, nonostante il character design di Ryoma Ito (Final Fantasy Tactics Advance) faccia erroneamente pensare che si tratti di un gioco spiccatamente Made in Japan.
Un po' RPG a turni, un po' gioco da tavolo e un po' gioco di carte collezionabili, Heavenstrike Rivals vede due sfidanti usare il mana a disposizione per disporre le proprie unità all'interno di una piccola griglia 3x7. Una volta posizionati, i soldatini si spostano autonomamente in avanti, attaccando qualsiasi cosa incontrano lungo il percorso. Lo scopo, ovviamente, è quello di portare a zero la salute dell'avversario, fermando l'avanzata delle unità nemiche e allo stesso tempo cercando di attuare un'efficace strategia offensiva. Si tratta della classica formula "facile da imparare ma decisamente difficile da padroneggiare", visto che ogni unità ha diversi punti attacco e salute, ha un diverso raggio d'azione, capacità di spostamento o abilità speciali. Alcune diventano più forti man mano che attaccano, altre sono in grado di colpire due volte nello stesso turno, mentre altre ancora fanno da supporto, curando o potenziando i propri compagni. A questo si aggiungono poi ulteriori modi con cui influenzare le proprie unità, spostandole manualmente da una fila all'altra della griglia oppure passando su alcune caselle speciali per ottenere vari bonus.
Tutto funziona molto bene: proprio perché si ha poco controllo sulle forze posizionate in campo, bisogna costantemente pensare con due o tre turni d'anticipo, cercando di immaginare le possibili risposte dell'avversario, esattamente come si farebbe in una partita a scacchi. La componente da gioco di carte collezionabili è meno sottile di quanto si possa immaginare, e funziona bene o male come in Terra Battle. Al momento in cui scriviamo, Heavenstrike Rivals conta oltre 200 personaggi, che differiscono per rarità e si possono ottenere al termine di ogni match, "sbustandoli" come pacchetti di figurine. Visto che il numero di posti in squadra è limitato, bisogna così costruire il proprio mazzo di carte facendo anche attenzione alla classica curva del mana (ben nota ai giocatori di Magic). C'è poi un pizzico di componente RPG in maniera simile a One Piece Treasure Cruise, col giocatore che può potenziare le diverse unità salendo di livello oppure utilizzando oggetti rari. Collezionare, potenziare e costruire la propria strategia è una formula che funziona particolarmente bene nella modalità PvP online, e il team di sviluppo sta già cercando di costruire una forte community attorno al gioco attraverso opzioni social, diverse classifiche ed eventi speciali in cui sbloccare personaggi esclusivi. Per chi non ama competere online, Mediatonic ha inserito nel gioco una corposa campagna single-player, e anche se la trama non è affatto originale, è proprio nelle brevi scenette d'intermezzo che si apprezza di più il contributo degli artisti di Square-Enix, dai fondali di Masahiko Dairaku (Final Fantasy X e XIII) alle musiche di Ryo Yamazaki e Hidenori Iwasaki (Front Mission).
Heavenstrike Rivals - Trailer di presentazione
Pro
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Visivamente molto curato
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Gameplay semplice ma profondo e originale
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Il PvP funziona molto bene
Contro
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Trama tutt'altro che originale
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Sistema di stamina in certi casi intrusivo