La street art è sempre stata oggetto di discussioni e controversie, poichè è un tipo di arte e di comunicazione che rasenta il confine – e talvolta lo supera – tra legale e illegale.
In Nuova Zelanda, però, è addirittura la Polizia di Stato a utilizzarla per reclutare nuovi aspiranti poliziotti.
Dei graffiti rappresentano, in maniera drammatica e molto espressiva, scene di quotidianità per un poliziotto: l’inseguimento di un ladro, il salvataggio di un adolescente, la protezione dei bambini dagli abusi.
Una significativa virata verso la comunicazione unconventional da parte di un’istituzione statale. Sicuramente fuori dal comune.
Fonte: Buzzilla