Spray, sticker art, stencil, elementi fondamentali per attacchi d’arte unici.
Su The Freak parliamo ancora di Street Art. Ricordo che scrissi un pezzo anni fa, uno dei miei primissimi post su un altro blog, sulla polemica “milanese” tra l’allora sindaco Letizia Moratti e il critico d’arte più freak d’Italia, Vittorio Sgarbi. La prima aveva attuato una linea dura, di “tolleranza zero”, verso gli autori di graffiti che circolavano e producevano in giro per il capoluogo lombardo; il secondo invece, sempre controcorrente, elogiava i writers metropolitani, che più che writers oggi sono considerati dei veri e propri artisti, in grado di rappresentare oltre che scritte sui muri, anche delle immagini davvero spettacolari.
Settimana scorsa abbiamo parlato di Bansky, che più di chiunque altro ha estrapolato e diffuso il concetto di Street Art.
La street art è un’arte quindi. Un’arte moderna. L’arte urbana, clandestina ma affascinante. Ormai sono passati tre decenni dalla nascita del fenomeno socio-culturale del graffitismo e per la fine dell’anno 2012 il fotografo Jaime Rojo ha immortalato migliaia di opere di street art in giro per il mondo e per il sito Brooklyn Street Art ne ha selezionati un centinaio. Da queste immagini poi, è stato realizzato un filmato che raccoglie i lavori dei migliori street artist in circolazione, da ROA a Bill Kid, da Kem5 a Jean Sesstadt, fino a The Yok.
Ecco il video:
Tag:Arte, arte pop, Bansky, bill kid, brooklyn street art, daniele urciuolo, jaime rojo, jean sesstadt, kem5, roa, street art, the freak, the yok